Delitto di Gretta, al setaccio la scena del crimine FOTO

Sul luogo dell'omicidio gli uomini della scientifica hanno scoperto altri indizi lasciati dall'assassino. Un novantenne è stato arrestato
I tecnici della polizia scientifica davanti all'edificio dov'è avvenuto l'omicidio (foto Bruni)
I tecnici della polizia scientifica davanti all'edificio dov'è avvenuto l'omicidio (foto Bruni)

TRIESTE Continuano le indagini da parte degli investigatori per andare a fondo nella vicenda che ha coinvolto Mauro Vazzano, 43 anni, triestino, ucciso negli scorsi giorni nella sua casa in via Santi 7, a Gretta. Sul posto oggi sono presenti gli uomini della polizia scientifica di Trieste e del Gabinetto interregionale della Polizia scientifica per il Triveneto che ha sede a Padova. Gli agenti stanno conducendo ricerche di impronte e tracce biologiche occulte anche con l'utilizzo del "luminol". Sono state trovate tracce di sangue nell'appartamento. 

E' di ieri invece la notizia dell'arresto del novantenne Luciano Tarlao, richiesto dal pm titolare del fascicolo Matteo Tripani, ed eseguito da Polizia di Stato e Sezione di Polizia giudiziaria della Polizia Locale di Trieste. L'uomo è domiciliato presso l'abitazione della vittima. Gli accertamenti svolti e le numerose escussioni dei testi hanno consentito di verificare come tra la vittima e l'indagato fossero insorti da tempo dissidi che sovente sono sfociati in accese liti.

Ci sarebbe dunque un volto dietro alla morte di Vazzano, trovato alla vigilia di Ferragosto esamine nel suo appartamento. Qui tutti gli approfondimenti

La vittima, come emerso in sede di ispezione esterna condotta dal medico legale, è stata colpita da fendenti al petto e alla gola mentre si trovava a letto, verosimilmente nel sonno, posto che indossava la sola biancheria intima e non sono stati rilevati segni di colluttazione né di effrazione.

Il corpo giaceva supino ed era stato coperto da molti capi di abbigliamento, non solo per occultarne la vista, ma per tentare di evitare che l'insopportabile odore si diffondesse. L'ultima lite udita dai vicini di casa risale a data pienamente compatibile con l'evento delittuoso.

Omicidio a Trieste, l'abitazione della vittima a Gretta

Peraltro, nella mattina dell' 8 agosto, Luciano Tarlao, presso una vicina farmacia, ha acquistato dei farmaci per curare delle evidenti ferite da taglio alla mano sinistra. Lo stesso, peraltro, è rimasto all'interno dell'appartamento nella camera adiacente a quella nella quale si trovava il cadavere per circa una settimana, nonostante il persistente cattivo odore che ormai aveva interessato l'intero edificio, tanto che si era reso necessario, nella mattina di ieri, 14 agosto, l'intervento dei Vigili del Fuoco allertati dalla Polizia Municipale chiamata sul posto da alcuni condomini.

A seguito di sopralluogo, personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica di Trieste ha repertato oggetti utili per il prosieguo investigativo, tra i quali un grosso coltello da cucina con punta e lama zigrinata, occultato sopra uno dei pensili della cucina, nonché delle calzature da mare utilizzate dall'indagato con evidenti tracce ematiche sia sulla parte superiore che sotto le suole.

Lasorte Trieste 14/08/18 - Via Santi 7, Gretta, Caso di Presunto Omicidio
Lasorte Trieste 14/08/18 - Via Santi 7, Gretta, Caso di Presunto Omicidio

Viste le numerose contraddizioni emerse, il pm titolare del fascicolo ha emesso decreto di fermo, eseguito nel corso della notte di Ferragosto a carico di Tarlao, che, dopo gli adempimenti di rito, è stato portato in carcere. Continuano le indagini finalizzate a verificare il coinvolgimento di altri soggetti nella vicenda.

Tarlao, da quanto è emerso, era conosciuto nel rione di Gretta. Spesso si vedeva dare da mangiare ai gatti della zona. 

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