Delfini in visita all’isola della Cona VIDEO

Gli operatori della Stazione biologica ne hanno avvistati e fotografati una quarantina durante i loro monitoraggi. Il branco ripreso al largo da alcuni diportisti: sono sempre gli stessi cetacei

STARANZANO. I delfini scorrazzano anche nel golfo di Panzano, davanti all’Isola della Cona e alla Foce dell’Isonzo. Lo spettacolare avvistamento è avvenuto casualmente qualche giorno fa davanti agli occhi degli operatori della Stazione Biologica, guidati da Matteo De Luca e Silvano Candotto, che si trovavano al largo con la barca per eseguire una serie di monitoraggi faunistici. Hanno immortalato la scena con una serie di immagini. Alcuni diportisti hanno inserito i loro filmati nella rete web.

 

Branco di delfini in golfo a Trieste: almeno quaranta

 

La notizia è stata diffusa ieri dal direttore della Sbic, Fabio Perco, che definisce l’evento un’altra bella novità che coinvolge l’area protetta della Cona. «I delfini osservati, denominati a livello di specie Tursiopi in lingua italiana (Tursiops truncatus) - afferma Perco - erano circa 40, non meno di 30, non più di 50, prevenienti dalle aree marine prospicienti Duino. Hanno sfiorato le acque della Riserva Naturale Foce Isonzo per poi dirigersi verso l’Istria. Si tratta, probabilmente - continua Perco - del medesimo gruppo osservato in altre zone del golfo di Trieste e che, anche grazie alla protezione accordata a livello internazionale, è residente nell’Alto Adriatico. La presenza di tanti soggetti - dice ancora Perco - dimostra una buona disponibilità di prede (pesci) e quindi condizioni ecologiche positive, tutto sommato, delle nostre aree marine».

 

 

I simpatici cetacei, secondo il racconto degli operatori della Cona, erano allineati in una lunga fila, ma si spostavano a gruppetti di quattro o cinque che andavano e venivano. Non erano tutti della stessa dimensione, alcuni più giovani sembrava che giocassero tra loro, offrendo uno straordinario colpo d’occhio agli esperti che li ammiravano dalla barca. Renato Castellani è riuscito anche a fotografare un’evoluzione di un delfino, spuntato fuori dall’acqua. La presenza dei delfini sembra diventata ormai abitudinaria nel golfo, ed è sempre una grande attrazione. I ricercatori dell’Area marina protetta di Miramare raccomandano, però, ai diportisti di tenersi a distanza di sicurezza con le barche e di non avvicinarsi per cercare accarezzarli perché potrebbe essere pericoloso, trattandosi comunque di animali allo stato primitivo.

La giornata è stata ricca anche di avvistamenti di uccelli migratori. «Oltre ai delfini tursiopi - spiega Perco - è stato osservato e documentato un Labbo (Stercorarius parasiticus e un raro esemplare di Stercorario mezzano (Stercorarius pomarinus) difficile da riconoscere sul campo». Si tratta della seconda volta della specie nell’ambito della Riserva naturale: «Gli “stercorari” - afferma il direttore della Sbic - comprendono un gruppo di uccelli di forme e dimensioni simili a quelle dei gabbiani, ma caratterizzati dal piumaggio scuro». Il giorno di ferragosto, poi, il naturalista Silvano Candotto ha fotografato due esemplari di Sula (Morus bassanus), uccelli marini di grandi dimensioni (l’adulto è chiaro, il giovane scuro), che catturano pesci con vertiginosi e spettacolari tuffi. Come molti altri uccelli marini, anche questa specie è assai più comune nei mari settentrionali d’Europa.

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