Del Vecchio fa 80 anni e regala ai dipendenti 9 milioni
MILANO. È un compleanno speciale quello si appresta a festeggiare il 22 maggio Leonardo Del Vecchio. Per i suoi ottant’anni, il patron di Luxottica, socio di Generali con il 3,17% attraverso Delfin, ha deciso di fare un regalo ai dipendenti italiani della sua azienda. A loro arriverà un dono inatteso da 9 milioni di euro in titoli Luxottica, interamente coperti dalla fiduciaria di famiglia, la Delfin, per un numero complessivo di circa 140 mila azioni, che sicuramente sarà un incentivo in più a lavorare in modo efficiente per l’espansione della multinazionale. E ieri il titolo della società è cresciuto del 4,38%%, inanellando una performance positiva che da inizio anno ha prodotto un aumento del valore del 28% e che sembra dirigersi verso i massimi storici, superando i 60 euro per azione. «Un ringraziamento dal cuore ai dipendenti italiani del gruppo, i veri artefici del successo della nostra azienda», ha sottolineato Del Vecchio in una nota. «Con questo piccolo pensiero - ha dichiarato - voglio testimoniare l’importanza che ha per me ogni singolo lavoratore che sento vicino come in una grande famiglia».
Del resto, di motivi per festeggiare, il munifico imprenditore, che ha fatto del welfare aziendale uno dei tratti della sua avventura imprenditoriale, ne ha parecchi. Per l’ex ragazzo del collegio Martinitt, rimasto orfano di padre a sette anni, e a 15 è garzone alla Johnsson, incidendo coppe e medaglie, gli ottant’anni sono un traguardo di una vita imprenditoriale di assoluto successo. Partito dal nulla, da una bottega di montature di occhiali, Del Vecchio ha creato ad Agordo, nel 1961, un impero multinazionale che oggi vale più di 7 miliardi di dollari. Per una crescita che pare inarrestabile e che l’imprenditore vuole condividere,a modo suo, con tutti i dipendenti.
Nei primi tre mesi dell’anno la società ha visto aumentare del 34% gli utili, a 210 milioni di euro, sostenuti soprattutto dalla crescita delle vendite in Nord America, che ormai valgono il 58% del fatturato, 2,2 miliardi di euro. Negli scorsi giorni, dopo la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, è entrato nel vivo il dibattito sul rinnovo del contratto integrativo che riguarda 10 mila dipendenti del gruppo, per i quali i sindacati chiedono un sensibile aumento del salario e dei premi che vada di pari passo ai sacrifici chiesti dall’azienda. Insomma, bene i “regali” dell’impresa, ma senza perdere di visita i diritti dei lavoratori. La responsabilità sociale d’impresa non è nuova nella casa di Agordo, che nel 2009 ha introdotto il “carrello della spesa” gratuito, cioè prodotti alimentari distribuiti mensilmente agli 8mila dipendenti. E non è una novità nel Triveneto. Solo qualche mese Lauro Buoro, il presidente di Nice, società di Oderzo (Treviso) ci occupa di domotica, ha deciso di distribuire la propria quota di remunerazione variabile fra i propri collaboratore, che vale un bonus di 800 euro nella busta paga per circa il 20% dei 250 dipendenti.
Intanto Delfin fa shopping su Luxottica. Come emerge dal filing model, la holding lussemburghese di famiglia cui fa capo il 62% circa di Luxottica, ha acquistato lo scorso 15 maggio 80 mila titoli della società al prezzo unitario di 58,9152 euro.
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