Defibrillatori sul Delfino verde
Saranno i primi trasporti pubblici, per di più natanti, a essere equipaggiati con tre defibrillatori. Il “Delfino verde” garantirà ai propri passeggeri sempre più sicurezza, dotandosi di questi apparecchi salvavita, nonostante non sia ancora obbligatorio averli a bordo per legge. E non solo, perché questi utili dispositivi potranno soccorrere anche «le eventuali persone colpite da attacco cardiaco improvviso che si troveranno nelle immediate vicinanze rispetto all’approdo o alla tratta in mare» ha affermato ieri sull'imbarcazione Bianca Jurcich, vicepresidente del Delfino Verde. A formare il personale di bordo la “Airsac Europa”, presente con il presidente Andrea D’Annibale, che ha spiegato le modalità di funzionamento. L’apparecchio, che può costare tra i 700 e i 1500 euro, è dotato di alcune piastre che vengono posizionate sul corpo del paziente e attraverso la voce guidata il soccorritore può capire quante scariche effettuare nell'attesa dell'ambulanza. «Auspichiamo una diffusione sempre più capillare» hanno concluso Barbara Brajnik e Mauro Milos, responsabili dell’infermieristica del 118. (b.m.)
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