Defibrillatore sottocutaneo Il primato del San Giovanni

Spoliazione, tagli. Concetti ricorrenti negli ultimi giorni quando si è parlato di sanità a Gorizia, viste le (pessime) novità della riforma Tondo.
Ma ci sono anche le buone notizie. Come questa: il primo defibrillatore impiantabile compatibile con la risonanza magnetica della regione è stato impiantato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Gorizia. Una bella soddisfazione. Nel reparto, l’elettrostimolazione occupa sicuramente un posto di rilievo sia per numero di procedure annuali, ma soprattutto per le tecniche innovative utilizzate e l’attenzione alle novità tecnologiche. Ad occuparsene sono il dottor Faggioli e il dottor Perazza. A conferma della qualità del servizio fornito intervengono anche la partecipazione a studi internazionali per quanto riguarda metodiche innovative di stimolazione cardiaca e l’essere «centro di attrazione» per altri ospedali in regione (Bassa Friulana).
«Nel campo dell’elettrostimolazione - sottolinea l’Azienda sanitaria isontina - i pacemaker sono la metodica base che viene utilizzata in caso di disturbi della conduzione dell’impulso elettrico, ma i defibrillatori impiantabili, oltre alla funzione sopracitata sono dei veri e propri salvavita, essendo deputati all’interruzione di aritmie ventricolari minacciose per la vita di pazienti affetti da gravi cardiopatie».
Ebbene: un vincolo passato era l’impossibilità di eseguire una risonanza magnetica per i portatori di tali device, vincolo gravoso essendo l’esame in questione una metodica sempre più utilizzata a fini diagnostici e terapeutici. L’entrata nel mercato di apparecchiature compatibili con tale metodica è sicuramente un grande vantaggio per i pazienti, perché oltre a fornire la sicurezza del device impiantato non limita più , come in passato, percorsi diagnostici o terapeutici futuri.
«Il nostro desiderio è quello di fornire alla cittadinanza un servizio sempre di alta qualità - sottolinea il dottor Perazza, medico che ha eseguito l’intervento -. Per fare questo offriamo apparecchiature di ultima generazione e utilizziamo tecniche di stimolazione innovative, portando avanti il prezioso insegnamento passato dal precedente primario dottor Igidbashian».
L’essere il primo centro in regione ad impiantare un defibrillatore sottocutaneo compatibile con la risonanza magnetica è un «chiaro segno di attenzione - sottolinea il direttore generale Marco Bertoli - alla qualità ma soprattutto a voler offrire cure innovative ai pazienti che fanno afferenza presso la struttura di elettrostimolazione della Cardiologia di Gorizia, impegno che l’attuale primario Faggioli sostiene ogni giorno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo