Decolla la differenziata:dal 29 al 36% in sei mesi
“Dall’umido nascono i fiori”, recitava lo slogan di Comune e Acegas che l’estate passata, parafrasando liberamente De Andrè, lanciava la nuova campagna per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani organici. E a fiorire adesso (per il sollievo dell’amministrazione cittadina e della multiutility) sono proprio le percentuali, finora deprimenti, della differenziata nel suo complesso: dal 29% di maggio al 36% di novembre.
L’introduzione dei contenitori per l’umido avviata a giugno nelle isole ecologiche delle periferie e prossima al completamento sotto Natale nel cuore del centro città (accompagnata dalla contestuale e progressiva eliminazione di una quota di cassonetti per l’indifferenziata, che ha generato in alcuni rioni le lagnanze di parte dei residenti) pare insomma aver dato alla differenziata “totale” (plastica, vetro, carta e così via) quell’abbrivio che in passato, in una città così “conservatrice” come la nostra, era mancato. Il salto, per certi versi sorprendente, è stato comunicato ieri nel corso della presentazione dei risultati locali del report del Gruppo Hera, inedito dalle nostre parti, intitolato “Sulle tracce dei rifiuti”.
È un’analisi delle cosiddette filiere del riciclo, validata dalla primaria società di certificazione “terza” Dnv-Gl, che attesta in misura altrettanto sorprendente come a Trieste ben il 99,8% della differenziata sia avviata a recupero, contrapponendosi così per le vie ufficiali alla leggenda secondo la quale “tanto finisce tutto lo stesso nell’inceneritore”.
Ma torniamo per intanto ai livelli generali della differenziata di casa. «Da quando abbiamo iniziato la posa dei contenitori per l’umido avviandone la raccolta - ha dichiarato durante la conferenza stampa Roberto Gasparetto, direttore generale di AcegasApsAmga - abbiamo riscontrato un incremento della differenziata complessiva di oltre un punto percentuale al mese. Siamo così passati in soli sei mesi dal 29% al 36% di media mensile. Si sta invertendo un trend di stagnazione di un parametro che identifica, e classifica a suo modo, una città e il suo grado di attenzione all’ambiente».
Giusto per rendere l’idea, il 2013 si era concluso con un 29,7% da cui la prima parte del 2014 non era riuscita a schiodarsi. Tanto che, proprio a giugno, mentre scattava l’introduzione della raccolta dell’umido, Comune e Acegas si erano date, come obiettivo per la fine di quest’anno, il 31,6%. L’escalation di questo semestre invece consentirà di chiudere il 2014 a una media annuale attorno al 33-34%, base di partenza incoraggiante per il traguardo dichiarato del 40% entro il 2015, una percentuale da città più o meno “normale”.
Gasparetto, che ha promesso anche un «costante perseguimento nella qualità» rivolta al pubblico, nella stessa occasione ha fatto anche sapere che, dalla scorsa domenica, è inoltre partito il potenziamento del cosiddetto Servizio di igiene urbana con l’obiettivo di prevenire, ed eventualmente fronteggiare, le situazioni di criticità legate alla raccolta rifiuti e al decoro.
In particolare, è stata attivata un’unità operativa in aggiunta ai normali turni di servizio, denominata Rao (Rinforzo operativo ambiente). L’unità, attiva sia nei giorni feriali che nei festivi, sarà chiamata ad intervenire in tempo reale per affrontare le criticità legate sia alla pulizia che allo stato delle batterie di contenitori per i rifiuti. Una speciale task-force supplementare per il “lavoro sporco”, insomma, sia per spazzare le strade là dove dovesse servire sia per raccogliere in maniera più puntuale le immondizie abbandonate ai piedi dei cassonetti.
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