Deciso l’abbattimento di 18 alberi pericolosi a Trieste sul Colle di San Giusto
TRIESTE. Nel giro di 20 giorni non ci sarà più ricordo di 18 alberi del Parco della Rimembranza sul Colle di San Giusto. Questi “soggetti arborei” (come vengono definiti) sono stati classificati in classe D (e quindi a rischio di schianto) a seguito della valutazione di stabilità alberature effettuata lo scorso anno dal Comune. Per il taglio dei 18 alberi “malati” sono stati stanziati 4.709 euro.
Nell’operazione, in programma questo mese, sono previste anche 50 potature per limitare i fattori di rischio. Il loro mancato abbattimento sta praticamente bloccando la redazione del progetto esecutivo della riqualificazione dell’area verde sulle pendici del Colle di San Giusto dedicata ai caduti in guerra, per cui si prevede una spesa pari a 100 mila euro.
«La redazione del progetto definitivo-esecutivo dell’opera – si legge nella determina firmata dal dirigente architetto Andrea de Walderstein – ha presentato aspetti di criticità che non sono stati risolti in tempo utile per approvare il progetto e metterlo in gara entro l’anno (il 2019, ndr)». Del progetto di riqualificazione si parla ormai da cinque anni.
L’amministrazione comunale, con i 100 mila euro stanziati nel piano triennale delle opere, intende provvedere alla messa in sicurezza dei percorsi e delle scarpate anche interessate dalle lapidi commemorative. Nell’ottobre 2018 era stato fatto un censimento dei cippi del Parco della Rimembranza a cura degli studenti del Deledda-Fabiani, sotto la guida del professore e storico Roberto Spazzali.
Il migliaio di cippi conservati nel Parco rappresenta un grande patrimonio umano e storico, ma negli ultimi anni si è raggiunto un livello di degrado tale da non permetterne un autentico riconoscimento da parte dei visitatori. Il Parco della Rimembranza di Trieste – inaugurato nel 1926 – è caratterizzato da una serie di pietre carsiche su cui sono stati scritti i nomi dei triestini caduti nelle guerre e i reparti di cui facevano parte. Sotto gli alberi sono ricordati i caduti della Prima guerra mondiale, ma anche numerosi militari che perirono nei conflitti di Spagna ed Etiopia, tra cui parecchi marinai, e anche civili.
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