Decine di chili di ghiaccio nella fontana d’Onofrio

Atto vandalico a Ragusa nei confronti di uno dei simboli storici della città dalmata. Pesanti sospetti sul vicino Ice bar che potrebbe essere l’esecutore materiale
La fontana D'Onofrio a Ragusa
La fontana D'Onofrio a Ragusa

RAGUSA Decine di chili di ghiaccio scaricati in uno dei simboli di Ragusa, la Grande fontana d’Onofrio, costruita nel 1438 e situata nel nucleo storico della città di San Biagio. L’atto vandalico è stato perpetrato giorni fa ed ha scioccato l’opinione pubblica ragusea e le massime autorità comunali, dettesi esterrefatte dinanzi ad una simile barbarie. La polizia ha avviato immediatamente le indagini per risalire al colpevole di un simile episodio di inciviltà che potrebbe avere causato danni a questo monumento storico – culturale di Ragusa che, come noto, è inserita nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Secondo voci ufficiose, il ghiaccio sarebbe di provenienza del vicino Onofrio Ice bar, il cui proprietario Domagoj Kiseljak ha preferito non rispondere al cellulare alle martellanti chiamate dei giornalisti. «I responsabili di quanto accaduto saranno puniti in modo esemplare – lo ha annunciato il vice sindaco di Ragusa, Željko Raguž – il ghiaccio è stato rimosso, ma dovranno essere gli esperti del Dipartimento di conservazione a determinare se l’antichissima fontana abbia subito delle lesioni. Dovessero esserci dei danni, si tratterebbe di una cosa gravissima». Presidente della commissione per le aree pubbliche della municipalità ragusea, Raguž ha annunciato che proporrà sanzioni contro il locale e il suo titolare. Tra le misure che potrebbero essere attuate, la sottrazione dell’area pubblica attualmente in concessione all’Onofrio Ice bar. Scandalizzato anche il presidente del consiglio comunale di Ragusa, Mato Frankovic: «È incredibile che sia capitata una cosa del genere. Si poteva gettare il ghiaccio in qualche discarica, anche in mare, ma mai in un monumento storico e plurisecolare, ammirato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti. Che vergogna, che tristezza».

Parole di veemente critica anche da Niko Kapetanic, presidente della Società degli amici del patrimonio di Ragusa: «Sono vandali, persone primitive che meritano tutto il nostro disprezzo. E dire che è pronto il progetto di restauro della fontana di Onofrio, per un investimento di circa 260 mila euro. Manca solo il placet della Città per dare avvio ai lavori. Dopo quanto avvenuto, le spese potrebbero purtroppo lievitare». Dopo i terribili bombardamenti serbo–montenegrini del 1991, che causarono danni enormi al centro storico, e diversi episodi di puro vandalismo (costruzioni abusive, infissi in Pvc e altro ancora), Ragusa ha dovuto fare ancora una volta i conti con un comportamento incivile e inurbano. La palla passa ora alle forze dell’ ordine e alla magistratura.

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