Decima Mas e corteo Anpi: Gorizia blindata, 50 rinforzi
GORIZIA Polemiche a dir poco furenti. E una contromanifestazione con corteo. Quello odierno sarà un sabato molto impegnativo per le forze dell’ordine che dovranno gestire, come accaduto puntualmente negli ultimi anni, tutto ciò che è solita scatenare la cerimonia della Decima Mas in municipio quando i reduci (e loro parenti) deporranno, alle 10 in punto, un omaggio floreale al Lapidario dei dipendenti comunali deportati in Jugoslavia. «L’apparato di sicurezza – fa sapere la Questura – sarà adeguato e ricalcherà, grossomodo, quello dello scorso anno». Ci saranno rinforzi, quantificabili in una cinquantina di agenti in più del reparto mobile della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Prevista anche la presenza (massiccia) di personale in borghese. Mentre in piazza Municipio torneranno le transenne quale “barriera” alla cerimonia che durerà pochi minuti.
«Il ministero degli Interni – spiega la Questura – ha messo a disposizione della nostra città alcuni contingenti di rinforzo, vista la situazione». L’obiettivo sarà permettere a tutti di manifestare «in totale sicurezza e senza tensioni». Tre i punti focali: oltre alla cerimonia in municipio, occhi aperti al corteo promosso dall’Anpi e dalle forze antifasciste e al volantinaggio organizzato da CasaPound in via Mazzini, in prossimità della sede del movimento. L’obiettivo sarà, ancora una volta, Evitare contatti (anche solo visivi) fra le tre “fazioni” in campo, in modo da evitare possibili reazioni, o ancor peggio scontri di piazza. Non a caso, Prefettura e Questura hanno dato il nullaosta alla manifestazione dell’Anpi ma il corteo sfilerà parecchio lontano dal luogo della cerimonia. A distanza, verrebbe da dire, di sicurezza. Gli organizzatori confermano che l’iniziativa di protesta partirà dal Parco della Rimembranza alle 9.30. E percorrerà corso Italia, corso Verdi e via Oberdan, per concludersi con un comizio a cura dell’Associazione nazionale partigiani in piazza Vittoria. Più o meno come lo scorso anno anche se, dodici mesi fa, non si svolse alcun corteo.
L’iniziativa è intitolata con chiarezza “Mai più fascismo. No ai simboli fascisti della Decima Mas nelle istituzioni”. E la stessa Anpi contesta la decisione del Gip presso il Tribunale di Gorizia che ha archiviato il procedimento scaturito dalla denuncia contro la commemorazione tenutasi nel 2018, sempre al municipio di Gorizia. Nella commemorazione vennero esposti stendardi e simboli della Decima mas e diffuso l’inno e ci furono reiterati saluti romani. «La commemorazione - spiega l’Anpi in una nota - riguardava i deportati dipendenti del Comune di Gorizia e non i militi della Decima mas. Per questo - prosegue l’associazione dei partigiani - è palesemente errato il testo della motivazione ove si afferma, a proposito di tale commemorazione, che si trattava di una riunione autorizzata “finalizzata unicamente a rendere omaggio a dei soldati morti oltre settant’anni fa”». Peraltro, alla cerimonia potranno partecipare solamente i componenti dell’associazione, come deciso dalla Prefettura. —
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