Decade il consiglio direttivo di Trieste Libera

Sempre più profonda la spaccatura tra i seguaci dell'indipendentismo giuliano. Si dimettono sette rappresentanti in aperta polemica con il presidente Giurastante, ora delegittimato

Sette consiglieri dei Movimento Trieste Libera si sono dimessi in aperta polemica con il presidente Roberto Giurastante che di fatto è stato delegittimato.

L’atto formale firmato da Claudio Beorchia, Adriano Ciacchi, Stefano Ferluga, Marco Pizzi, Vito Potenza, Andrej Rupel e Roberto Umek è stato reso noto ieri con la pubblicazione sul sito ufficiale del gruppo indipendentista. Contemporaneamente è stata convocata l’assemblea generale per il prossimo 31 maggio.

Si legge: «Nel rispetto del mandato ricevuto, tutti i consiglieri del Consiglio Direttivo sono chiamati a fare una scelta precisa: o rispettare il proprio mandato popolare in base ai principi democratici previsti dallo statuto stesso, o aderire alla nuova “corrente” che non gode di alcuna legalità, come prevista dal mandato popolare espresso e tantomeno dallo Statuto del Movimento, divenendo di fatto un acritico “staff del presidente”, ma perdendo contemporaneamente il legittimo mandato di Consigliere del Consiglio Direttivo».

Servizio sul giornale in edicola lunedì 12 maggio

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