Debutto ritardato e prezzi su del 20% nell’estate degli stabilimenti di Trieste: ecco le date di riapertura

TRIESTE Ci vorrà ancora un po’ di pazienza prima di potersi stendere al sole sul lettino di uno degli stabilimenti privati della costa triestina. Le nuove regole da osservare per garantire la sicurezza dei clienti, i costi elevati da sostenere per attrezzare gli spazi, i dispositivi di protezione e gli igienizzanti da mettere a disposizione, stanno rallentando la partenza della stagione (già iniziata, per esempio, nella vicina Grado).
E oltre che dall’avvio posticipato l’estate 2020 sarà caratterizzata anche dal caro biglietti: molte infatti le strutture che hanno alzato i prezzi per rientrare con le spese. In media si parla di aumenti del 20% rispetto al 2019. Alcuni gestori però non hanno ancora quantificato con precisione i costi che dipenderanno dalla capienza finale imposta dalle regole di distanziamento e dalle formule e dai servizi offerti (in molti casi diversi da quelli previsti in passato).
ECCO QUANDO RIAPRIRANNO GLI STABILIMENTI TRIESTINI

«Si comincia il 13 giugno - annuncia Alex Benvenuti, per Sirena e Riviera -. Abbiamo lavorato in tempi record appena è stato definito l’accordo Stato-Regioni che ha rimodulato le linee guida per le nostre attività. Di solito si cominciava a sistemare tutto a marzo. I prezzi? Di sicuro un po’ li aumenteremo».
Partenza più vicina invece al San Rocco di Muggia. «Bar e ristorante sono già aperti, mentre lo stabilimento lo sarà dal 4 giugno - anticipa il gestore Marco Salviato -. Aumenteramo i prezzi di circa il 20%, come altri. Poi dipenderà anche dalla tipologia di abbonamento che verrà scelto. In ogni caso l’ingresso più lettino passerà da 10 a 12 euro. Abbiamo avuto davvero tante spese. Sono stati tolti 80 ombrelloni e ripiantati più distanti; è stata divisa l’area bar-ristorante dallo stabilimento, e poi c’è l’acquisto di cartellonistica, i sanificanti e mascherine. Sentiamo che la gente ha voglia di venire al mare, abbiamo ricevuto tante telefonate, bisognerà capire se le persone hanno la disponibilità economica e se dal 3 giugno ci sarà un maggiore movimento tra regioni. In ogni caso, anche con il ritocco ai prezzi, abbiamo già perso almeno il 40% del fatturato stagionale».
Pronto a riprendere anche l’ Ausonia. «Con tutta probabilità dal 5 giugno - spiega Cristina Cecchini -. Abbiamo uniformato il biglietto di ingresso a 6 euro, feriale o festivo. E la gratuità dei bambini sarà fino a 4 anni e non più fino a 3. Ma la capacità del bagno è dimezzata. In più, purtroppo, rinunceremo al bar, perché l’entrata è un crocevia di percorsi di sicurezza ed era impossibile garantire il solito servizio. Abbiamo optato per distributori automatici. Si potrà comunque prenotare una parte delle postazioni, via telefono, che al momento dell’ingresso avranno la priorità, così come gli abbonati».
Ancora in fase organizzativa Sticco e Ginestre, che apriranno, entrambi, quasi sicuramente il 15 giugno. Prezzi ancora da valutare. «Stiamo ultimando i lavori - ricorda Manfredi Carignani, tra i soci di Sticco -. Servono interventi sono stati importanti, con la creazione del ristorante e la sistemazione di altri spazi. E siamo rimasti fermi due mesi a causa dell’emergenza. Indicativamente si riapre a metà mese, quello almeno è l’obiettivo». Stesso traguardo per le Ginestre. «Dovremmo aprire il 15 giugno - riferisce Luca Calabrò-. Ci stiamo attrezzando come tutti». Anche qui tariffe ancora in via di definizione, ma ci saranno appunto degli aumenti.
Invariati invece i prezzi di Caravella e Castelreggio, a Sistiana, stabilimenti che hanno già aperto i battenti nel week end. Cambio di rotta per il Ferroviario, che dopo l'accordo tra stato e Regioni, e l'allentamento dei distanziamenti delle attrezzature, ha deciso di riaprire, dal 15 giugno, stabilimento e ristorante. Scompare il biglietto giornaliero, a favore di quello settimanale, quindicinale o stagionale. Ma anche in questo caso prezzi ancora da decidere. Dall'11 giugno infine riaprirà anche Portopiccolo Beach Club. —
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