Debutta in centro a Trieste la formula “bus a chiamata”

L’opzione rientra tra le misure allo studio per ridurre l’affollamento dei mezzi. Entro fine mese previsto il via alla app per prenotare il posto su tutte le linee. L'ad Semplice: «A marzo gli incassi sono letteralmente crollati: di questo passo rischiamo di poter reggere solo alcuni mesi» 
Controlli eseguiti dalla Polizia locale tra i passeggeri a bordo di un bus della Trieste Trasporti. L’azienda sta studiando misure per contenere l’affollamento dei mezzi
Controlli eseguiti dalla Polizia locale tra i passeggeri a bordo di un bus della Trieste Trasporti. L’azienda sta studiando misure per contenere l’affollamento dei mezzi

TRIESTE. Una app per prenotare il posto a bordo. L’estensione anche al centro città del servizio “smart bus” (una sorta un bus a chiamata tramite call-center o web, che consente di scegliere fermate di partenza e arrivo oltre a alla fascia oraria del tragitto). E ancora l’attivazione di una serie di corse riservate al personale delle varie aziende. Trieste Trasporti si prepara ad affrontare la fase 2 adottando misure in grado di rispettare le disposizioni emanate dal governo per ridurre il rischio di contagio da Covid-19.

Misure che, inevitabilmente, continueranno ad avere una ricaduta sotto il profilo economico: da marzo, dopo l’inizio del lockdown, Trieste Trasporti ha perso l’85% dei ricavi. Il confronto tra aprile 2019 e 2020 parla di incassi crollati da 2,2 milioni a 700 mila euro. «Con queste cifre possiamo pensare di reggere pochi mesi - spiega l’amministratore delegato Aniello Semplice -. Sappiamo della volontà di attivare un fondo nazionale da 800 milioni, che potrebbe concretizzarsi già con il prossimo dpcm. Di questi dovrebbero arrivarne a Trieste circa 4/5 milioni. Un aiuto che consentirebbe di mitigare la situazione».

Nel prossimo decreto nazionale dovrebbe anche essere prevista l’estensione di alcuni mesi dei soli abbonamenti annuali e scolastici. Sul fonte anti-contagio al momento il governo vorrebbe un’occupazione dei mezzi al massimo del 20%: dei 160 posti presenti negli autobus snodati da 18 metri ne saranno disponibili solo 30. «Un numero che renderebbe insostenibile il trasporto pubblico locale - aggiunge Semplice -. Per questo stiamo mediando con il governo per arrivare al 50%.

Il vero banco di prova sarà poi a settembre, quando inizieranno le scuole e dovremo gestire mediamente 150 mila persone al giorno. Con queste regole, pur avendo 271 mezzi, sarà impossibile garantire il servizio se non verranno rimodulati gli orari di ingresso degli studenti - oggi il 99% inizia alla stessa ora -, e degli uffici. In questo senso l’assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti con il suo ufficio sta facendo un lavoro molto importante».

Dal 4 maggio verranno create delle linee dedicate alle aziende alle quali si potrà accedere solo attraverso l’esposizione del tesserino di lavoro e del titolo di viaggio. Un esempio sono le tre corse verso Cattinara e due per la Sissa. Le imprese interessate possono contattare TT per la creazione di un servizio ad hoc. Entro l’11 maggio, dopo la sperimentazioni in Carso, partirà poi come detto il servizio smart bus anche in centro città su tre direttrici: piazza Libertà via Svevo, piazza Tommaseo San Cilino e Corso Italia Ferdinandeo. Infine dal 15 maggio è previsto il via alla sperimentazione di una app in grado di garantire la prenotazione del posto sulle linee normali. Se il test dovesse andare a buon fine, il servizio potrebbe essere operativo da giugno.

Al momento a bordo dei mezzi rimane l’obbligo di indossare la mascherina. Gli spazi interni saranno delimitati con degli appositi adesivi da lunedì prossimo. In caso di necessità verranno avviate delle corse aggiuntive in tempo reale. A controllare il rispetto delle norme sarà il personale delle forze dell’ordine e non quello di Trieste Trasporti. L’azienda ha già comunicato le diverse iniziative al Comune. L’assessore alle Partecipazioni societarie Francesca De Santis parla di «situazione difficile sia per l’azienda che per cittadini, lavoratori e studenti. L’invito è di avere pazienza e attenersi alle disposizioni». 




 

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