Debutta il poker alla guida del Porto

Comincia in sordina la nuova era del porto di Trieste. Si è riunito ieri il nuovo Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, composto dal presidente Zeno D’Agostino, dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, dal sindaco Roberto Dipiazza e dal responsabile della Capitaneria di porto Luca Sancilio. Il poker va a sostituire il pletorico Comitato portuale precedente, promettendo rapidità d’esecuzione e decisioni svelte, che tuttavia non sono cominciate fin dal primo incontro, di natura più che altro formale e senza deliberazioni operative. Come ha spiegato D’Agostino, «il comitato non si riuniva da ottobre, in attesa del passaggio da Autorità portuale ad Autorità di sistema. È stata una riunione storica perché segna un nuovo inizio. Non avevamo però decisioni rilevanti da assumere: ci siamo limitati a ratificare gli atti approvati in questi ultimi sei mesi e ci siamo dati un regolamento interno, mettendoci dunque in condizione di cominciare a lavorare». Formali anche la conferma del segretario generale Mario Sommariva e la discussione del compenso del presidente, che alla parte fissa aggiunge una quota variabile, che verrà stabilita dopo che saranno stati indicati gli obiettivi della nuova gestione. Serracchiani e Dipiazza hanno invece rinunciato a percepire il pur previsto gettone di presenza. Se Monfalcone chiede una rappresentanza nel Comitato portuale, D'Agostino tiene la barra dritta: «La presenza è prevista solo per i comuni capoluogo di provincia. Oggi abbiamo comunque ribadito che, per tutte le decisioni riguardanti Monfalcone e Muggia, i sindaci saranno chiamati a esprimere il proprio parere», che non sarà ad ogni modo vincolante per l’Autorità. Il presidente sposa dunque la tesi del comitato agile e capace di decidere, così come voluto dalla riforma Delrio, dopo quelli sovrabbondanti dell’era precedente. «Avremo un dinamismo non da poco - evidenzia D’Agostino - e non smetteremo di dialogare con associazioni di categoria e rappresentanze, che non sono più nel comitato ma parteciperanno all’apposito tavolo di confronto. Teniamo a questo spazio di discussione, per acquisire i pareri di lavoratori, imprese e terminalisti». Serracchiani ha dichiarato dopo la riunione che «il porto di Trieste sta diventando un fiore all’occhiello per tutto il Paese. Il lavoro che è stato fatto in questi anni da D’Agostino e Sommariva è encomiabile: cose che in questo porto si attendevano da anni, come l’attivazione dell'Agenzia del lavoro e il contratto integrativo aziendale, che valorizza le nostre competenze professionali». Dipiazza esce dall'incontro con «sensazioni molto positive», dichiarando che «se ci sono il sindaco, la presidente di Regione e il presidente del Porto, tutto funzionerà: poca politica e tanti risultati, poche chiacchiere e molta concretezza. Comincia un modo nuovo di operare: diamo fiducia a D’Agostino e facciamolo lavorare».
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