Debora Serracchiani festeggia il compleanno in giunta
TRIESTE. Il compleanno tra le schede, i riparti, i capitoli della Finanziaria 2015, la seconda da quando è diventata governatrice del Friuli Venezia Giulia. Debora Serracchiani ne fa 44: l’età non è un problema, assicura, il lavoro nemmeno. «È un bel po’ che sono abituata, o perché studiavo o perché lavoravo, a non trascorrere un 10 novembre senza fare qualcosa. Non sarà un guaio neanche stavolta». Oggi l’agenda è come al solito zeppa di impegni. Pure quello dell’approvazione preliminare della manovra di fine anno, in seduta straordinaria di giunta.
«Se porto i pasticcini agli assessori? Non ci ho pensato, ma potrebbe essere una bella idea», raccontava ieri la presidente della Regione, nel giorno in cui ha festeggiato il compleanno con i genitori e il marito in un locale di Basaldella alle porte di Udine: «Ci vado ogni tanto: ottime le pizze, il pesce e i dolci». Il dolce, come si fa al compleanno, l’ha portato lei: «La millefoglie, la prima preferita». Il regalo? «Un piumino nero, una via di mezzo tra lo sportivo e l’elegante», fa sapere Serracchiani precisando che non si tratta di Moncler, il marchio finito nella bufera dopo l’inchiesta di Report che ha svelato i presunti metodi di produzione della società. Poi, di sera, il cinema: «Non ci andava da tempo, ho visto The judge, bello».
Guardando indietro, la presidente ricorda i compleanni del passato, sin da quando era bambina: «Ho iniziato a leggere che ero molto piccola, mi è sempre piaciuto ricevere libri. La collana di Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari su tutti. Ma anche Salgari e Agatha Christie». I 20, i 30, i 40 anni come momenti di svolta? «No, quello che ricordo maggiormente è il compleanno dei 18 anni a Roma. È stato il più significativo, la prima volta in cui ti senti adulto a tutti gli effetti. Fu l’occasione per una festa con gli amici più cari, andata avanti tutta la notte».
L’anno successivo, invece, il 10 novembre trova Serracchiani a Londra: «Rimasi lì per qualche mese. Studiando il pomeriggio e lavorando come baby-sitter al mattino». Quelli venuti dopo sono stati compleanni passati in famiglia e con gli amici, «anche opportunità di ritrovo, e festeggiamenti, visto che a un certo punto ci siamo allontanati: io a Udine, mamma e papà, che compie gli anni il 3 ottobre, a Roma, mio fratello, nato il 30 settembre, a Milano». L’ultimo commento riguarda il segno zodiacale. Novembre è il mese dello scorpione. I manuali dicono che si tratta di persone intuitive, determinate, misteriose, ambiziose. Dal punto di vista lavorativo, lo scorpione mal sopporta il lavoro in team, a meno che non ne sia il leader. Ha una figura carismatica e una parlantina ottima, doti che lo rendono un ottimo politico e un sagace avvocato. «Non ci capisco niente – dice sorridendo la presidente –. Ma quando ne parlo, vedo dall’altra parte una certa reazione. E non so se sia un bene o un male. Certo mi riconosco molta determinazione e tenacia. La testa dura, sì, ce l’ho». (m.b.)
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