Debiti-boom, record a Gorizia con 20mila euro
Famiglie sempre più indebitate. E non soltanto perché accendono mutui con l’obiettivo di mettere su casa. Sono in crescita, anzi in costante crescita, i piccoli prestiti anche per pagare le bollette o fare la spesa ma anche per effettuare acquisti di beni voluttuari come televisori al plasma o a led, cellulari, altri prodotti supertecnologici ed elettronici.
I dati
A misurare l’entità dell’indebitamento sono state, in due ricerche distinte, il Centro studi sintesi e la Cgia di Mestre. Il responso? Molto simile. I dati finali quasi coincidono e questa è la conferma che si tratta di un fenomeno, purtroppo, reale. Andiamo con ordine. Secondo il Centro studi sintesi ogni famiglia ha, in media, un’esposizione bancaria di 20.793,10 euro. Una cifra considerevole che piazza nettamente in testa la nostra città fra i capoluoghi di provincia della regione. Al secondo posto si posiziona Pordenone (19.953 euro medi), al terzo c’è Udine con debiti per 19.682 euro, al quarto Trieste, ben distanziata, con “solo” 14.683,10 euro. In media, l’esposizione bancaria in tutta la regione si attesta sui 18.781,20 euro.
Non molto diverso il responso dell’annuale statistica effettuata dalla Cgia: al 31 dicembre 2010 l’indebitamento a Gorizia ammontava a 19.392 euro. Una cifra che aumenta di anno in anno se è vero che, nel 2007, i debiti, per ogni famiglia, non superavano i 16mila euro: 15.964,30 euro, per essere precisi. Non serve nemmeno evidenziare che la causa di questo imperioso ricorso alle banche (sempre che queste concedano il prestito) è determinato dalla crisi economica che sta, letteralmente, mettendo in ginocchio le famiglie.
«L’indebitamento - spiega la Cgia - è causato principalmente dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili». Ma, come detto, c’è anche chi esagera con l’acquisto di beni non certamente di prima necessità.
Le rateizzazioni
C’è, poi, il fenomeno degli acquisti a rate. Nella classifica degli acquisti effettuati con questa formula al primo posto continua ad esserci l’auto, seguono gli elettrodomestici, dal frigorifero alla tv all’hi-fi, mentre il 15% dei finanziamenti viene chiesto per comprare mobili per la casa, per rinnovare il salotto o la camera dei ragazzi, al quarto posto il computer e l’elettronica, segue l’acquisto rateizzato del motorino. Circa il 2% del volume complessivo di credito al consumo riguarda, infine, la spesa per i vestiti e le scarpe.
E le associazioni dei consumatori, che dicono? Da anni ormai denunciano il ricorso delle famiglie goriziane ai prestiti, anche minimali, per riuscire a mantenere sempre lo stesso tenore di vita. Nonostante le analisi della Camera di commercio abbiano evidenziato recentemente che la ripresa (o «ripresina» che dir si voglia) ci sia stata, cresce infatti sempre di più l’indebitamento. «Ciò ha soltanto un significato: la gente è sempre più povera - non si stanca di ripetere Ugo Previti, responsabile provinciale dell’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc) -. La crisi comporta la rinuncia a spese a cui prima eravamo abituati. Alle volte, però, si è costretti a fare gli acquisti: e allora si ricorre alle rate. Ma alla fine del mese diventa pesantissimo affrontare tutte quelle rateizzazioni. Ecco che allora diventa praticamente necessario bussare alle porte delle banche per chiedere un finanziamento».
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