De Vergottini nuovo presidente: «Urgente dare un luogo di ricordo ai discendenti delle vittime delle foibe»
TRIESTE. Il nuovo presidente della Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati ha ora un nome. E corrisponde a quello di Giuseppe De Vergottini, il costituzionalista di 83 anni investito del ruolo ieri, nell’assemblea organizzata a Mestre, e che prende il posto dell’uscente Antonio Ballarin.
Una personalità, quella di De Vergottini, dal così vasto spessore da aver raccolto attorno a sé i voti di tutti i delegati chiamati a esprimersi. «Mi ha fatto piacere essere votato all’unanimità - ha detto De Vergottini, intervenuto dopo la sua elezione in videoconferenza -. Cercherò di procedere seguendo il volere dei vertici e nel rispetto delle linee associative».
Tra le battaglie urgenti che occorre portare avanti, secondo il neopresidente di Federesuli, c’è quella di garantire «un luogo di memoria ai discendenti delle vittime delle foibe». Ed è proprio la giornata del Ricordo il primo appuntamento pubblico che De Vergottini affronterà nei panni di nuovo presidente: «Dopo tutti questi anni non è possibile che le persone non abbiano ancora una tomba su cui piangere i propri cari».
L’urgenza è condivisa dal presidente Anvgd Renzo Codarin: «La possibilità di avere una croce su cui posare un fiore rappresenta una battaglia di civiltà che stiamo perseguendo da anni. E che ha trovato collaborazione nella presidenza di Napolitano prima e in quella di Mattarella poi. Ora siamo fiduciosi in ulteriori passi in avanti, grazie agli ottimi rapporti che il neoeletto De Vergottini ha con le istituzioni italiane».
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