De Nicolo a un passo dall’arrivo al vertice della Procura di Trieste
TRIESTE. Lo hanno proposto all’unanimità, preferendo la sua candidatura alle altre cinque in lizza, e ora sarà il plenum del Consiglio superiore della magistratura a decidere se confermare l’indicazione e assegnare a lui la guida della Procura distrettuale di Trieste. Il nome di Antonio De Nicolo, procuratore capo di Udine dal giugno del 2015, era tra i favoriti fin dal giorno in cui, con il pensionamento di Carlo Mastelloni, scattato il 21 aprile scorso, al compimento del settantesimo anno d’età, la rosa dei papabili aveva cominciato ad assottigliarsi. Ieri la conferma, con il voto plebiscitario espresso in mattinata dalla quinta commissione per il conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi del Csm.
Goriziano di nascita e formazione, De Nicolo ha 66 anni e vive a Trieste. Alle spalle, una lunga carriera cominciata proprio alla palestra della Procura del capoluogo giuliano, dov’è rimasto sostituto dal 1988 al 1996. Poi, il passaggio alla magistratura giudicante, con gli incarichi alla Corte d’appello di Venezia e, a seguire, a quella di Trieste. E infine il ritorno sul fronte inquirente e le ulteriori tappe di un’escalation professionale ripartita come sostituto alla Procura generale di Venezia, culminata al vertice della Procura di Udine e, a meno di colpi di scena, destinata a essere coronata con l’investitura a procuratore distrettuale.
La decisione romana sul posto rimasto vacante a Trieste era attesa per una delle sedute autunnali. Poi, però, l’urgenza di risolvere le problematiche organizzative nel frattempo determinatesi nella sede della città capoluogo – dove l’interim è stato affidato al sostituto procuratore generale della Corte d’appello Carlo Maria Zampi – hanno consigliato una riprogrammazione del calendario. Considerata la convergenza dei consensi su De Nicolo, quindi, non è escluso che il plenum decida di chiudere il cerchio già entro la fine di luglio. Ossia prima della pausa feriale. Anche qualora la delibera dovesse slittare a settembre, comunque, l’eventuale insediamento avverrebbe prima di Natale.
Nelle more, con ogni probabilità, si comincerà a ripensare anche a Udine, dove nel frattempo il testimone resterà nelle mani del procuratore aggiunto, Claudia Danelon, e dove a settembre andrà in quiescenza il sostituto Annunziata Puglia. Quanto basta per immaginare la calendarizzazione, a stretto giro di posta, di una consultazione anche per il futuro della sede friulana. Intanto, dal super procuratore in pectore, De Nicolo, nessun commento, considerato comprensibilmente prematuro, da ogni punto di vista.
Certo è che con il suo curriculum, l’attuale capo dei pm friulani ha superato gli altri due grandi favoriti: l’ex procuratore capo di Bolzano e giudice della Corte penale internazionale, Cuno Tarfusser, oggi sostituto alla Procura generale di Milano, e l’ex procuratore di Modena, Lucia Musti, oggi sostituto alla Procura generale di Bologna.
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