Dayton 20 anni dopo: l'Orchestra del Verdi di Trieste protagonista a Sarajevo

Concerto al Teatro Nazionale in occasione dell'anniversario della firma della pace in Bosnia, siglata in Ohio. L'ambasciatore d'Italia Corrias presenta tutte le manifestazioni legate a quell'avvenimento: c'è pure una mostra con le opere d'arte della Collezione della Farnesina
L'orchestra del Teatro Verdi di Trieste
L'orchestra del Teatro Verdi di Trieste

SARAJEVO Il Teatro Verdi di Trieste protagonista a Sarajevo grazie all'impegno e alla passione della locale Ambasciata italiana.

L'annuncio arriva direttamente dalla capitale della Bosnia Erzegovina. "Dopo il concerto della Scala nel ventennale della strage di Srebrenica promosso dal ministro Gentiloni, la Farnesina insiste sulla diplomazia culturale. Con la Collezione Farnesina e il concerto dell'orchestra del Teatro Verdi di Trieste per i venti anni dalla firma degli accordi di Dayton, l'Italia – rappresentata per l'occasione dal ministro Franceschini – insiste sul futuro della Bosnia Erzegovina attirando l'attenzione sul Paese con grandi eventi culturali. Le note della nona sinfonia di Beethoven suonate dai musicisti triestini accompagneranno il futuro europeo del Paese, lo stesso giorno in cui, 20 anni fa, venivano messe a tacere le armi con gli accordi di pace siglati in Ohio“: così l'ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Ruggero Corrias, ha presentato in conferenza stampa con il ministro per gli Affari Civili di BiH, Adil Osmanovic, la terza edizione del Mese della Cultura Italiana in Bosnia - MIK 2015 - rassegna organizzata dall'Ambasciata che coprirà l'intero mese di novembre con eventi di musica, arte, cinema, cucina, letteratura e con prestigiosi ospiti dall'Italia.

L'ambasciatore Ruggero Corrias
L'ambasciatore Ruggero Corrias

L'edizione di quest'anno coincide con l'entrata in vigore dell'Accordo culturale tra i due Paesi. Apre la manifestazione il 31 ottobre alle 19, al cinema Meeting Point, la prima de "L'angelo di Sarajevo“, il film Rai tratto dal libro del giornalista italiano Franco Di Mare "Non chiedere perché", trasmesso pochi mesi fa in tv.

Il MIK culminera' con l'apertura, in occasione dei 20 anni di pace in Bosnia Erzegovina, della mostra d'arte contemporanea "Capolavori dalla Collezione Farnesina" - oltre 50 opere tratte dalla collezione tra le più prestigiose, quella del ministero degli Esteri - che si terrà il 20 novembre alle 18.30 nella Galleria Nazionale a Sarajevo, alla presenza del ministro Dario Franceschini, e del ministro bosniaco per gli Affari Civili Adil Osmanovic.

Il 21 novembre torna l'orchestra del Teatro Verdi di Trieste che dedichera’ alla Bosnia il concerto "Note di pace" in formazione congiunta con la Filarmonica e il Teatro Nazionale di Sarajevo e sotto la direzione del maestro Gianluigi Gelmetti. Lo spettacolo si terra’ presso il Teatro Nazionale alle 20. Il programma prevede la Nona Sinfonia di Beethoven a volere indicare il comune futuro europeo del Paese.

Il Teatro Nazionale di Sarajevo
Il Teatro Nazionale di Sarajevo

Cultura e solidarietà saranno al centro della manifestazione anche il 19 novembre, quando in collaborazione con Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e con il patrocinio del Consiglio Interreligioso di Bosnia Erzegovina, lo chef italiano Cristian Broglia cucinerà un pranzo tutto italiano per i poveri di ogni confessione religiosa nei locali della Comunità ebraica di Sarajevo.

Il programma includerà la "XV Settimana della Lingua Italiana", organizzata in collaborazione con l'Ambasciata Svizzera in Bosnia Erzegovina e dedicata al tema "L'italiano della musica, la musica dell'italiano". E ancora: la Settimana del Cinema Italiano con i film italiani di maggior successo delle ultime stagioni, il concerto del chitarrista italiano Giordano Passini, la presentazione del film Draw Not War realizzato dagli studenti bosniaci con il regista Matteo Valenti.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.ambsarajevo.esteri.it .

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