Dams e Relazioni pubbliche fanno boom

Dams e Relazioni pubbliche non smettono di stupire. Che la loro attrattività fosse in crescita lo hanno dimostrato le immatricolazioni di questo e dello scorso anno accademico, ma l’Open-day promosso ieri dall’Università di Udine per presentare i due corsi di laurea di Gorizia è andato oltre ogni più rosea previsione. La formula della promozione social, giunta ormai alla sua terza edizione, ha portato ancora una volta buoni frutti.
Per partecipare alla presentazione delle proposte formative goriziane, nelle aule dell’ex monastero di Santa Chiara si sono radunati 191 ragazzi. Nessuno si aspettava di richiamare un numero così alto di potenziali matricole anche perché la giornata di ieri, oltre che da un meteo incerto caratterizzato da una pioggia molto fastidiosa, è stata caratterizzata dallo sciopero dei treni. La risposta in massa però c’è stata e ha inizialmente colto impreparati i promotori dell’evento che, sulla scorta dei già eccellenti numeri dell’ultima edizione, avevano predisposto otto fogli presenze per registrare nel complesso “solo” 160 nomi.
Con la fila sulle scale, alle 10 è stato però chiaro che sarebbe stato necessario integrare il materiale cartaceo con nuovi moduli e che l’aula magna non avrebbe potuto contenere tutti. In pochi minuti è stata quindi allestita una seconda aula dove le presentazioni sono state ripetute per chi è arrivato tra gli ultimi. Nei primi anni di vita l’iniziativa di orientamento dell’ateneo friulano registrava mediamente la presenza di un centinaio di ragazzi. Per un biennio si era poi attestata a quota 80. La flessione è stata però arginata due anni fa grazie al coinvolgimento sinergico degli stessi studenti di Relazioni pubbliche e del Dams. Sostenuti dai docenti, i ragazzi avevano messo in campo le loro competenze promuovendo la giornata attraverso i social-network e le presenze erano subito cresciute arrivando prima a quota 140, poi a quota 166. Non c’è miglior pubblicità di chi è soddisfatto di un prodotto e lo promuove in prima persona, dunque. Grazie a questo lavoro “dal basso” l’ateneo ha registrata un impennata delle immatricolazioni. Dati alla mano, lo scorso anno a crescere erano state le iscrizioni di Rp (+33%), quest’anno a impressionare è stato invece il risultato ottenuto dal Dams (+47%). La tendenza positiva dunque continua. «Abbiamo lavorato tanto e ci sta che siamo riusciti a raggiungere questo risultato – ha commentato Corinne Glavina, studentessa e coordinatrice del Social Open-Day 2017 -. Quest’anno abbiamo pensato di invitare anche i genitori, ma non nella veste di semplici genitori che vengono a vedere dove potrebbero andare a studiare i propri figli. Abbiamo pensato a loro come potenziali studenti. Ci sono corsi che vanno bene per chi lavora e magari ha bisogno di acquisire un certo tipo di competenza. Penso, ad esempio, ai corsi di lingue. Si possono frequentare da studenti-lavoratori e alla fine si ottiene un attestato ufficiale dell’università». Il dialogo del pomeriggio tra Nicola Strizzolo e Rudi Vittori dedicato al rapporto tra il mondo del lavoro e Relazioni pubbliche ha seguito gli appuntamenti della mattina. Ad aprire la giornata è stato il saluto istituzionale della professoressa Nicoletta Vasta, delegata del rettore per Gorizia. Dopo una breve presentazione dei servizi offerti dalla sede isontina dell’Università di Udine sono stati presentati i corsi con le testimonianze degli ex alunni.
Al termine della mattinata sono stati quindi organizzati i workshop tematici e il tour dei laboratori.
Stefano Bizzi
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