Dalmazia, guerra ai tonni di Gotovina

«Sporcano come i maiali», dicono i detrattori del progetto L’ex generale: «Dimostrerò che non danneggio l’ambiente»

FIUME. Osannato per essere uno dei eroi della Guerra patria (il conflitto croato–serbo) e per essere stato assolto dal Tribunale dell’Aja dalle accuse di crimini di guerra, ma anche tanto criticato nel Sebenzano, dove intende mettere in piedi un allevamento di tonni destinati al mercato giapponese. Il generale croato Ante Gotovina è in questi mesi nel mirino sia del consiglio comunale di Murter, oppostosi al suo investimento, sia delle poche decine di abitanti dell’isoletta di Sit, tra Pasman e l’Isola Lunga e le Incoronate, dove Gotovina dovrebbe prossimamente collocare le gabbie. Il parlamentino di Murter ha risposto picche alla sua richiesta, spiegando che i tonni sono alla «stregua di maiali» e sporcano e inquinano vasti tratti di mare e di fondali. A dare una mano, peraltro decisiva, al generale tanto amato dal defunto presidente croato Tudjman è stato il Consiglio della Regione di Sebenico, che ha respinto la delibera di Murter, approvando l’investimento di Gotovina.

Continuano invece ad opporsi al progetto gli isolani di Sit, i quali – sebbene non abbiano speranze nell’impedire la messa in funzione dell’impianto – hanno pubblicamente fatto sapere che non vogliono sentir parlare di tonni, gabbie, riflettori, sardelle e mangime. «È tutta cosa che sporca e che allontana i nostri potenziali vacanzieri – hanno dichiarato in coro – non abbiamo nulla contro Gotovina, che era e resta una figura mitica per l’ottenimento dell’indipendenza della Croazia, ma una cosa è il patriottismo e un’altra sono i nostri guadagni». Nell’esprimere dispiacere e delusione per quanto si pensi a Murter e Sit, Gotovina ha affermato che ben presto la popolazione di quest’area della Dalmazia capirà che l’allevamento di tonni non produce danni ambientali, né di nessun altro tipo. «Assieme al mio partner Milan Mandi„ – ha aggiunto – abbiamo ottenuto un prestito di 3 milioni di euro per realizzare questo impianto di maricoltura a Sit. Dimostrerò a tutti che l’attività non è deleteria, anche se resta l’amarezza per l’animosità nei miei confronti. Non voglio imbarcarmi nella politica, voglio solo essere un professionista che vende tonni all’estero».

L’impianto di Sit avrebbe dovuto aprire nel mese corrente ma a causa dell’opposizione ci vorranno altri due mesi. Le gabbie potranno ospitare da 600 a 800 tonnellate, capacità superiore rispetto al primo impianto di Gotovina (400 tonnellate), approntato di fronte alla sua località natia, Poschiane (Pakoštane), nello Zaratino.

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