Dalmazia, ad Almissa si produce l’olio dei defunti
SPALATO Si chiama “Olio dei nostri defunti” ed è un extravergine del tutto particolare, spremuto dai frutti di una quindicina di alberi piantati nel cimitero di Vrisovac, nella cittadina dalmata di Almissa (Omiš). Il piccolo oliveto appartiene proprio ad uno dei becchini del camposanto, tale Krunoslav Banic, un uomo schivo, modesto ma che ama e rispetta i suoi olivi, li cura come debbono essere curati, ricavandone un olio che è il suo vanto. Anzi, l’ Olio dei defunti, come ha voluto intitolarlo il nostro Krunoslav, ha partecipato qualche giorno fa alla competizione di extravergini promossa dall’associazione di olivicoltori dalmati intitolata “Paicuša Pisak” ed alla quale hanno partecipato ben 150 concorrenti giunti da Istria, Quarnero e Dalmazia, isole adriatiche comprese. L’olio dal nome un po’ lugubre ha ottenuto un piazzamento lusinghiero, classificandosi al decimo posto.
Dei 100 punti a disposizione, il prodotto di Krunic ne ha avuti 94,21, dando così all’olivicoltore il giusto riconoscimento. «Sono contento dell’ottimo piazzamento ma non sorpreso – ha detto Krunoslav – chi consuma il mio olio ne chiede ancora, lodandolo per le sue qualità e il gusto. È stato un mio amico che all’insaputa del sottoscritto ha voluto inviare l’olio all’attenzione dei giudici. Confesso che il mio extravergine non ottiene ovunque incondizionati consensi. C’è chi storce il naso nell’apprendere che i miei olivi sono situati ad un paio di metri dalle tombe e non vuole nemmeno sentir parlare di gustare quest’olio. Ma niente paura, il successo è dovuto esclusivamente all’uso di fertilizzante naturale e al fatto che gli olivi non vengono spruzzati con prodotti chimici. In questo mese di marzo provvederò alla potatura degli alberi, con qualche ramo che sarà pure utilizzato in chiesa per la Domenica delle palme o degli ulivi. Mi piace donare l’olio agli amici, che lo apprezzano tanto e posso aggiungere che a casa lo consumiamo ogni giorno, in quantità considerevoli».
Banic non ha parlato di quanto olio riceva dai 15 alberi, rilevando che ciò dipende dalle varie annate.
Andrea Marsanich
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