«Dall’Hotel al Pronto soccorso costretti a chiamare un taxi»
«Leggo questa segnalazione sul Piccolo e se non fosse successo anche a me non avrei creduto che potesse accadere». Cristina Lipanje Puntin, vicepresidente di Federalberghi di Confcommercio di Trieste e titolare di un albergo a 3 stelle in centro città, a Trieste, racconta sulla pagina Facebook un episodio analogo a quello segnato dall’ex consigliere regionale di Forza Italia Bruno Marini («Ho provato sulla mia pelle la malasanità che combatto da 20 anni»). Ecco l’episodio raccontato da Lipanje Puntin: «Sabato mattina alle 6. 10 in un albergo del centro cittadino un cliente straniero scende nella hall in preda a fortissimi dolori addominali. Il portiere si affretta a chiamare il 112, ma dopo 25 minuti non arriva nessuna ambulanza, richiama e assicurano che in pochi minuti sarebbe arrivata. In breve dopo 4 chiamate ormai sono le 8 del mattino e non si vede nessuno. Il cliente stremato prende un taxi e si fa portare all’ospedale di Cattinara. Non ci sono commenti da fare: siamo allo sfascio». Al taxi, infatti, è dovuto ricorrere anche Bruno Marini che, domenica 16 giugno, è rimasto a terra ferito sull’asfalto in centro città per oltre mezz’ora e, nonostante diverse telefonate al 112, nessuna ambulanza è arrivata in suo soccorso. «Non potevo restare ancora in tale situazione, anche perché il sole stava per irraggiare il marciapiede dove ero disteso da circa mezz’ora; in questo tempo erano stati fatti diversi solleciti al 112, credo complessivamente 4 o 5 telefonate, ma senza esito - racconta Marini -. È stato quindi chiamato un taxi, chiedendo una vettura di grandi dimensioni, che è arrivata in pochi minuti. Sono stato sollevato da 4 persone e adagiato sul sedile posteriore per essere finalmente trasportato a Cattinara, dove sono giunto intorno alle 14, e dove mi è stata diagnosticata una frattura-lussazione». Un episodio che è stato commentato in rete e non solo. «Bruno Marini, ora al Consiglio comunale, è stato per diverse legislature consigliere regionale e in tale ruolo si è sempre battuto a favore della sanità pubblica di Trieste, insistendo proprio in difesa del 118, che era una delle eccellenze della rete di emergenza triestina - scrive Walter Zalukar, ex responsabile del 118 e presidente Associazione Costituzione 32 -. Sembra impossibile che l’organizzazione dei soccorsi sia ora caduta così in basso. Fino a pochi anni fa in un caso del genere il 118 sarebbe arrivato in 4-5 minuti. Oggi neppure arriva». Da non credere. «Pare inconcepibile che in pieno giorno nel centro di Trieste un ferito possa essere lasciato oltre mezz’ora riverso sul marciapiede e possa raggiungere l’ospedale solo grazie alla buona volontà dei passanti e a radiotaxi - conclude Zalukar -. Se non arriva l’ambulanza dovremo tornare alle corse con clacson e fazzoletto bianco come negli anni ’60?». —
Fa.Do.
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