Dalle villette nel verde ai mega loft: la grande corsa all’affitto sul web
TRIESTE Ci sono Marco e Silvia che propongono «un appartamentino di 60 metri quadri, al piano terra di una villetta in zona centrale, con il giardino e l'accesso indipendente». C'è Veronica che invece mette a disposizione «uno spazioso e raffinato appartamento per quattro persone in pieno centro città, immerso nella zona pedonale triestina, all'ultimo e silenzioso piano di un accogliente e signorile palazzo». Poi ci sono Michela, Tommy, Mariano e altre 300 persone che anche a Trieste hanno deciso di diventare parte attiva di un portale online che mette in contatto chi è alla ricerca di un alloggio o di una camera, per un breve periodo di tempo, con chi ha a disposizione uno spazio da affittare.
Marco e Silvia, insieme agli altri "host" triestini, sono entrati nel variegato mondo di Airbnb, il colosso degli affitti temporanei che nel 2015 ha ricavato poco meno di un miliardo di dollari e che, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, punta a guadagnare 10 miliardi di dollari all'anno entro il 2020, passando così dal detenere una quota dell'1% del mercato mondiale dei pernottamenti turistici attuali a una quota del 10%. Fondata a San Francisco nel 2008 da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, studenti di architettura che per riuscire a sostenere le spese di affitto del proprio loft provarono a ospitare alcuni viaggiatori in quegli stessi spazi, Airbnb ha iniziato da allora un percorso di continua espansione a livello mondiale. Il suo successo si fonda sul motto “Live like a local”, vivi come uno del posto.
La comunità di viaggiatori Airbnb è diventata una specie di bussola per scoprire luoghi distanti dai tradizionali percorsi turistici, grazie alle segnalazioni dei diversi utenti che vi si iscrivono. Airbnb ha perfezionato in questi anni un complesso sistema per valutare l'affidabilità degli iscritti che offrono un'abitazione in affitto. Chi è stato ospitato in un determinato luogo, infatti, può determinarne il successo o il fallimento attraverso una dettagliata recensione, che prevede anche delle votazioni alla qualità dei servizi di accoglienza, alle caratteristiche dell'abitazione e alla sua posizione. L'host, a sua volta, può consigliare o meno l'accoglienza di un ospite. Da futon sul pavimento a castelli sulle cime dei monti, Airbnb promette l'unicità di ogni suo annuncio. Sul portale del colosso statunitense non mancano le offerte stravaganti, che propongono di alloggiare all'interno di una casa sull'albero, di un igloo o di soggiornare su di un'isola privata. «Due host o due viaggiatori non sono mai uguali tra loro», campeggia a chiare lettere sul portale Airbnb.
Per questo motivo i profili personali aiutano host e ospiti a conoscersi meglio prima di condividere un alloggio. Gli host descrivono dettagliatamente i propri alloggi, il prezzo per soggiornarvi, includendo i servizi disponibili e gli orari di arrivo e di partenza. Ogni annuncio è corredato da foto e da cartine dove è riportata la posizione dell'alloggio. Ospite e ospitante possono mettersi in contatto attraverso il portale, senza però conoscere i rispettivi dati completi e senza poter disporre di altri sistemi di contatto. La filosofia sulla quale ha puntato Airbnb fin dalla sua nascita è stata quella della costruzione di legami amicali fra le persone, prima ancora della soddisfazione del bisogno di trovare un posto dove dormire. Airbnb aiuta la sua community a mantenersi in contatto mediante dei forum online e degli incontri reali, utili per scambiarsi le rispettive storie ed esperienze. Un servizio di assistenza viene offerto agli utenti 24 ore su 24, mentre una specifica polizza assicurativa garantisce una copertura economica di 700mila euro a chi mette a disposizione la propria casa.
Per quanto riguarda l'offerta triestina, la maggior parte delle proposte è concentrata nel centro cittadino, anche se non mancano stanze e interi appartamenti che vengono messi a disposizione dei turisti anche sull'altipiano carsico o sulla riviera barcolana. Il costo medio a notte si attesta attorno ai 71 euro. Il tutto all'insegna del «Mi casa es tu casa».
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