Dalle videocamere alle app: il Porto di Umago si fa smart
UMAGO Le restrizioni sugli spostamenti dovute al Covid-19 si sono riflettute negativamente anche sulle casse dell’Autorità portuale di Umago-Cittanova, che copre 56 chilometri di costa: le entrate, con i mesi di blocco dei diportisti italiani ma anche austriaci e tedeschi, sono calate del 40%. «Stiamo vivendo tempi molto difficili - commenta il direttore dell’Autorità portuale Doriano Labinjan - visto che possiamo fare affidamento unicamente sulle nostre entrate e non beneficiamo di alcun finanziamento da parte delle autonomie locali e della Regione».
Alla crisi però l’Authority prova a rispondere anche con progetti di migliorie infrastrutturali e telematiche, per i quali «ci affidiamo ai mezzi erogati dai fondi europei». Uno dei progetti è quello interregionale Italia-Croazia Framesport che si prefigge di migliorare gestione e funzionamento dei piccoli porti con una serie di vantaggi per chi ne fruirà. Il piano - spiega Labinjan - «coinvolge 15 partner di Italia e Croazia che hanno a disposizione complessivamente 7,13 milioni di euro». A Umago ne sono riservati 285.000, ai quali l’Authority aggiungerà 50 mila euro di fondi propri. In concreto verranno introdotte applicazioni informatiche che renderanno le operazioni di accesso ai porti più semplici e veloci. È prevista poi l’installazione di videocamere intelligenti che forniranno ai gestori dei porti informazioni immediate sulle caratteristiche delle imbarcazioni in entrata, così da predisporre l’ormeggio più adatto. Inoltre, saranno predisposte delle app per i diportisti che oltre alle informazioni tecniche ne offriranno altre su storia e tradizioni del porto, sull’offerta gastronomica e culturale: i diportisti avranno a disposizione insomma una guida turistica digitale. A Umago–Cittanova in particolare buona parte della cifra a disposizione sarà impiegata per l’acquisto di natanti a propulsione elettrica da usare nelle operazioni portuali.
E c’è poi un traguardo che Labinjan vuole raggiungere quanto prima: è il bunkeraggio nel porto dell’Antenal, ossia il rifornimento di carburante dei natanti di maggiori dimensioni. «Per le unità più grandi - spiega Labinjan - abbiamo pensato al rifornimento al largo nel bacino portuale di Antenal, con chiamata sul posto dell’apposita nave cisterna. Abbiamo già ottenuto i necessari permessi». Si tratterà del secondo sistema di bunkeraggio in Istria dopo quello già adottato a Pola.
Fra i progetti dell’Autorità portuale di Umago – Cittanova c’è anche la ricostruzione di una parte di banchina del porto di Umago e l’avvio della realizzazione del porto di Daila – Belvedere con una settantina di ormeggi. Nei prossimi anni invece fra gli obiettivi dell’Autorità c’è l’aumento del pescaggio del porticciolo di Stella Maris. —
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