Dalle “sciarpe calamita” al carbone rosso fuoco le chicche un po’ magiche targate fiera di San Nicolò

Viaggio tra gli articoli più curiosi in vendita sulle bancarelle in Viale insieme a grandi classici come biancheria e dolcetti. Pochi i giocattoli 
Lasorte Trieste 05/12/18 - Viale XX Settembre, Fiera di S.Nicolò, Ludovica e Martina
Lasorte Trieste 05/12/18 - Viale XX Settembre, Fiera di S.Nicolò, Ludovica e Martina

il caso



Gadget fantasiosi sbarcati per la prima volta tra le bancarelle, oggetti per la casa che promettono magie, dolci dai colori accesi e prodotti enogastronomici che arrivano da tutta Italia. La fiera di San Nicolò, allestita in viale XX settembre fino all’ 8 dicembre, propone come ogni anno tante curiosità, che catturano l’attenzione di chi passeggia tra gli stand, a caccia di qualcosa di originale da comprare o regalare. I venditori arrivano da diverse regioni: molti sono affezionati all’evento, e da anni non mancano mai, altri propongono i propri prodotti in città per la prima volta.

Dalla Toscana sbarca a Trieste un’azienda che presenta la “sciarpa calamita”. «Mai venduta qui - spiegano dietro il bancone Ludovica e Martina -. La particolarità è che si può indossare in sei modi diversi, grazie a due piccole calamite applicate. Diventa collana, cravattino o scaldacollo, ma si può anche arrotolare o usare come fascia sulla testa. Piace molto».

Non vola ma viene definito “magico” il tappeto proposto da Debora Carignano, che ne elenca le caratteristiche al microfono. «È uno zerbino che ha la capacità di assorbire e trattenere lo sporco e i liquidi - spiega -. Arriviamo dalla Puglia e a Trieste questo prodotto riscontra sempre grande successo. Alla fiera di San Nicolò ci troviamo bene, la gente è simpatica, spesso torna dopo aver già acquistato l’ anno prima. E poi la città è molto bella, ci si torna volentieri».

Sempre tra le soluzioni studiate per la casa, abbondano panni per le pulizie che promettono meraviglie, scope che raccolgono qualsiasi tipo di rifiuto dalle superfici e, articolo particolarmente gettonato questa’ anno, spremiagrumi manuali, che in poche mosse trasformano frutta o verdura in un succo da bere. Sul fronte dei dolci torna la tradizione delle mele caramellate, spuntate un po’ ovunque, così come lo zucchero filato, il torrone, con varianti nel ripieno, e tante creazioni di diverso tipo e forma fatte con il marzapane. Tra le proposte più colorate c’è anche il carbone rosso. «È una specialità realizzata con l’aggiunta di un estratto della fragola - spiegano Monia e Marco da Rimini - ma quello nero resta il preferito da tutti, perché rappresenta una tradizione. Veniamo qui da tanto tempo, purtroppo però non c'è più il pienone come una volta».

Pochi, va detto, i giocattoli in vendita, anche se i bambini non mancano. Ecco allora che tanti vengono attirati dalle piste per automobiline, dove i mezzi in autonomia affrontano curve, montagne o salite con il montacarichi. «Si lavora bene - dice Francesco Leone da Arezzo -. I giochi non sono molti, quindi le famiglie si fermano. Vedo però che rispetto a qualche anno fa si spende meno». Confermato poi il consueto tripudio di biancheria, guanti, berretti, ombrelli, bigiotteria, cover per telefonini e componenti d’arredo in stile natalizio. Tra i punti più amati dai triestini le postazioni dedicate ai dolci fatti sul momento, come le frittelle con la cioccolata, e le immancabili piadine, prese d’assalto soprattutto a pranzo e a cena. —



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