Dall’arredo casa al turismo, Expomego non tradisce
GORIZIA Perché Expomego resiste, mentre tante altre fiere campionarie in giro per l’Italia hanno da tempo chiuso i battenti? Per la sua formula transfrontaliera che unisce il territorio e, allo stesso tempo, le sue tante proposte imprenditoriali, turistiche e enogastronomiche.
La risposta pressoché corale alla domanda sollevata dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, è arrivata ieri all’inaugurazione della fiera dagli organizzatori e delle varie autorità presenti. C’erano il sindaco di Nova Gorica Klemen Miklavic, Zoran Simcic, presidente della Camera regionale dell’imprenditoria artigiana di Nova Gorica, Gianluca Madriz, vicepresidente della Camera di commercio della Venezia Giulia e Branko Meh, presidente della Camera dell’artigianato della Slovenia. A introdurli Anna Cacciaguerra, vicepresidente di Udine e Gorizia Fiere, presenti in sala anche il prefetto e il questore di Gorizia.
Hanno tutti sottolineato l’ottima collaborazione tra l’ente fieristico, principale promotore dell’evento, i Comuni partecipanti, gli organismi che si occupano di economia da entrambi i lati del confine. Una formula che in questa 47° edizione ha portato in via della Barca 150 espositori con le loro offerte per i settori casa e arredo, impiantistica, artigianato, turismo, edilizia, enogastronomia e molto altro.
Se questo vale per i padiglioni A, B e C, nel padiglione D abbiamo invece il salone dedicato a “Il Maiale in Tavola nella Mitteleuropa”, secondo diverse interpretazioni e lavorazioni. Sarà infatti possibile assaggiare fino a domenica compresa piatti a base di carne tipici della cucina friulana, triestina, slovena e austriaca. Tutti i giorni sono in programma altri eventi collaterali e gratuiti, e concerti di musica folk.
Dopo il taglio del nastro e la visita dei padiglioni come è ormai tradizione nello stand della Camera di Nova Gorica si è tenuto il “Goriški dan”, momento di conoscenza dedicato alle due Gorizie. Nel complesso, tra le molte cose già viste alla campionaria, qualche novità si trova sempre. Sono apparsi per la prima volta, ad esempio, dei dispositivi massaggianti da mettere dietro al collo mentre si sta seduti su una poltrona altrettanto massaggiante, una bibita alla linfa di betulla dall’effetto drenante, un cactus di metallo, a dimostrazione che, in uno stand, non si vendono semplici serramenti ma ci si avvicina a delle vere e proprie opere d’arte.
Ampio anche il dispiegamento di saponi, erbe, profumi vari ed essenze per arrivare al trionfo dei cibi, posti strategicamente vicino all’area dedicata al maiale. Qui troviamo prodotti sloveni come il miele, i dolci e le conserve accanto alle leccornie dal centro Italia, con il tartufo, i salumi, i pecorini e tanti altri formaggi. Non mancano i punti di ristoro fuori e dentro gli stand, qualche mostra d’arte, (espongono Scuola Merletti, Ute, associazione Tullio Crali, Noi dell’arte) e neanche le persone.
Già ieri i curiosi non mancavano, ma saranno di più sicuramente nel fine settimana. Per le imprese saranno giornate per vendere ma anche per rafforzare i contatti commerciali e le occasioni di collaborazione con i colleghi d’oltreconfine. L’idea sottesa a Expomego 2019 è, in definitiva, rafforzare il concetto di evento promozionale unico e attrarre pubblico dalla Regione e dalla Slovenia. –
Riproduzione riservata © Il Piccolo