Dall’Argentina fino alle Canarie, tutto il mondo canta “Trieste mia”
Sul web spopola il video di Maxino in cui concittadini sparsi in ogni angolo del pianeta intonano le strofe

TRIESTE Maxino fa cantare i triestini sparsi in tutto il mondo. È l’ultima trovata dell’istrionico artista Massimiliano Cernecca, che su Facebook ha riunito in musica concittadini che vivono in altri Paesi, attraverso il brano “Trieste Mia”. Da ogni angolo del pianeta le persone hanno cantato una strofa della canzone, spedita poi al mittente, per un video che ha collezionato migliaia di like e condivisioni in poche ore.
«Nelle prime puntate della trasmissione Macete, in onda su Tele4, con
Flavio Furia
n avevamo pensato di invitare ogni volta un ospite triestino all’estero, in collegamento, per una chiacchierata - spiega Maxino -, ma l’operazione si è rivelata complessa, per il fuso orario e perché era impossibile trovare momenti liberi per tutti contemporaneamente. Abbiamo ipotizzato quindi di farli cantare in diretta, ma anche in questo caso non era fattibile. Ecco quindi l’idea di far interpretare a tutti, autonomamente nelle loro città, un pezzo della canzone».
E Maxino non si aspettava una risposta così partecipata. «Ho aperto un gruppo su Facebook che in poco tempo ha raggiunto i mille iscritti. Se tutti mi avessero mandato un video, sarebbe stato un delirio. Alla fine ne sono arrivati ottanta, da tantissimi luoghi, da tutta Italia e poi dai vari continenti».
C’è chi canta in barca, chi sulla spiaggia, chi immerso nel traffico di una metropoli o su una montagna innevata, ci sono adulti, bambini e anche chi ormai da decenni si è stabilito lontano dalla sua città natale. Le prime immagini del filmato mostrano i triestini canterini che vivono in diverse città italiane, Brescia, Firenze, Milano, Roma, Genova, Palau, Torino, Piacenza, Crotone solo per citarne alcune. E poi spazio ai tanti triestini nel mondo che da soli, in coppia, con amici o con la famiglia, hanno intonato la canzone. Spezzoni sono arrivati da Barcellona, Rodi, Malta, Lussemburgo, Libano, da varie località di Canada, Australia, Stati Uniti, Argentina, Brasile e ancora Canarie, Caraibi, dalle capitali di tutta Europa. E una strofa è interpretata anche nella lingua dei segni.
«L’emozione di cantare la propria città traspare dai sorrisi, dai movimenti, dai volti della gente, è questo l’aspetto più bello di questo esperimento - sottolinea Maxino - il trasporto emotivo creato attraverso un semplice brano, a distanza. Volevo montare il prima possibile tutto, per renderlo pubblico, ho passato una notte insonne, a lavorarci su, e il risultato è stato molto apprezzato. Non è stato semplice in primis raccogliere tutti i contributi, alcuni non risultavano consegnati correttamente, altri avevano rumori di sottofondo, magari per il vento, andavano poi sistemati, adattati, e uniti insieme, perché tutti i partecipanti avevano il desiderio di rivedersi nel prodotto finale. Sono rimasto sorpreso anche dai tanti, tantissimi messaggi ricevuti, da quando il filmato è approdato sui social».
Maxino ha diviso il brano in diverse strofe: c’è chi ha spedito la canzone intera e chi si è concentrato invece solo su un pezzo, con il supporto delle cuffiette, per ascoltare le note e seguire il tempo giusto. «Le provenienze sono tantissime e l’entusiasmo delle persone pazzesco - conclude il comico -, tanto che c’è chi ha già chiesto “quando ne facciamo un’altra?”. Sarà difficile fare un “sequel” così intenso. Però mancano ancora triestini in Oriente, magari un giorno ci riproviamo». —
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