Dalla Turchia a Trieste le 100 case solidali per i terremotati croati

TRIESTE Sono disposti in fila indiana lungo la bretella interna al porto nuovo, fra riva Traiana e il Molo settimo, uno striscione sul cofano recante le bandiere turca e croata, con la scritta “Earthquake Aid Convoy”. È la prima tranche dei 50 camion in arrivo dalla Turchia e destinati alla popolazione di Petrinja e delle zone circostanti, ovvero le aree epicentro degli eventi sismici dei giorni scorsi in Croazia. Ogni camion trasporta due moduli abitativi, per un totale di cento strutture che il governo turco ha messo a disposizione del Paese balcanico nell’ambito del programma di aiuti “Time for Brotherhood”. Un’operazione che ha visto il coinvolgimento in prima linea del porto di Trieste e in special modo della Samer&Co. Shipping, del terminalista portuale Samer Seaports & Terminals e della compagnia di armamento, la danese Dfds che ha gestito, a titolo gratuito, il trasporto lungo il Mediterraneo dal punto di vista logistico. Importante anche il ruolo rivestito dalla nota società di logistica Autamarocchi, che ha gestito direttamente parte dei trasporti eccezionali.

Si tratta di un trasbordo svolto in tempi molto rapidi, con una prima parte di carico – 15 camion per 30 case d’emergenza – trasportata il 6 gennaio e una seconda parte – 35 camion con le restanti 70 abitazioni – che si concluderà tra domani e lunedì con l’arrivo degli ultimi convogli. Dal porto, i moduli abitativi partiranno alla volta della Croazia centrale, attraverso Fernetti e la Slovenia.
Viste le dimensioni dei moduli abitativi e la giornata domenicale nella quale si condenserà il numero maggiore delle partenze, grande impegno è stato profuso dalle forze dell’ordine per la scorta fino al confine, dal sistema doganale, dall’Anas e dall’Autorità portuale.
Tutti attori coordinati dalla Prefettura di Trieste. «A tutte le autorità coinvolte va il nostro ringraziamento – ha dichiarato Enrico Samer, presidente di Samer &Co. Shipping –, che in pochissimo tempo hanno reso possibile il passaggio lungo le strade dei camion la cui dimensione, considerando in particolare la larghezza, supera gli standard consueti. Anche in questa circostanza l’autostrada del mare e il sistema logistico triestino hanno saputo, grazie all’impegno di tutti, rispondere con efficacia e velocità».
I cento moduli abitativi sono stati messi a disposizione dal governo turco attraverso l’Afad, l’Agenzia del ministero degli Interni turco che si occupa di gestire i rischi connessi ai terremoti. L’agenzia opera solitamente sul suolo turco, in considerazione dell’alto numero di eventi sismici che periodicamente coinvolgono l’Anatolia, ma svolge operazioni umanitarie all’estero, intervenendo sulla base di accordi internazionali. —
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