Dalla Regione Fvg 3,7 milioni per le abitazioni “sociali”
TRIESTE Firmata la pace tra Comune e Regione sulle cosiddette politiche abitative, ovvero sugli interventi in tema di alloggi dedicati alle categorie bisognose di maggiore protezione sociale. Dopo il duro scontro verificatosi nel dicembre dello scorso anno tra l’assessore comunale Carlo Grilli e la collega regionale Mariagrazia Santoro sul riparto delle risorse, stavolta l’area triestina non avrà ragione di lagnarsi.
Infatti - è lo stesso Grilli a dichiararlo - quasi tutte le richieste, raccolte dal tavolo di coordinamento giuliano (Comuni, Ater, sindacati, “terzo settore”, più recentemente l’Azienda sanitaria), sono state esaudite da madre Regione nel programma triennale 2017-19, che, avendo stanziato 22 milioni rispetto ai 14 del 2016, è riuscita a soddisfare le domande spedite dalle quattro ex province giulio-friulane. La primavera elettorale si avvicina e quella che Grilli definisce «capacità di ascolto del territorio» aumenta. Dalla torta dei 22 milioni, Trieste ha potuto così tagliare una gustosa fetta di 3,7 milioni, quasi tre volte in più in confronto alla modesta milionata incassata lo scorso anno.
Da una prima sbirciata al riparto, si potrebbe dire che ce n’è per tutti. Capeggia la graduatoria dei beneficiari lo stesso Comune di Trieste con 1,5 milioni pari al 41% del totale. Grilli si porta a casa 300 mila euro sulla realizzazione di abitazioni assistite per anziani a Casa Capon a Villa Carsia; 320 mila euro sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli appartamenti del Centro di assistenza domiciliare anch’esso a Villa Carsia; ben 800 mila euro per la manutenzione straordinaria di 20 alloggi di proprietà comunale destinati ad anziani fragili, a nuclei familiari in emergenza abitativa e ad altre situazioni inscrivibili nei capitoli del disagio sociale.
Bel colpo anche per il Municipio di Muggia, che si aggiudica 837 mila euro per risanare un edificio situato in via Mocenigo e per realizzare 6 alloggi. Il “terzo settore”, in tema di “housing first” e di domiciliarità innovativa, ottiene 477 mila euro. All’Ater arriveranno 300 mila euro per la manutenzione straordinaria di 30 alloggi, mentre 5 alloggi della Pro Senectute potranno contare su 666 mila euro per la loro riqualificazione.
L’assessore triestino al Welfare, pur nella soddisfazione, non manca di rilevare che qualcosa è rimasto indietro nella lista: per esempio, la “morosità inconsapevole” e l’Agenzia dell’affitto, due proposte su cui Grilli conta di ottenere il sostegno regionale nei riparti dei prossimi anni.
Grilli ricorda bene quando il 9 dicembre 2016 convocò una conferenza stampa infuocata, nella quale se la prese con l’assessore Santoro, “rea” di aver favorito il Friuli con l’attribuzione di oltre il 70% delle risorse, quando a Trieste, detentrice del 42% del patrimonio alloggi dedicato, era toccato un deludente 10,7%. La Santoro aveva seccamente replicato che nel corso del 2016, tra risorse ordinarie e straordinarie, Ater Trieste era stata finanziata con più di 19 milioni di euro. E che non aveva mai visto Grilli al tavolo della trattativa territoriale. A sua volta Grilli aveva sfidato l’assessora regionale a recarsi in Consiglio comunale per un confronto su questi argomenti.
Durante il 2017 le tensioni Regione/Comune, dopo un esordio così problematico, si sono evidentemente stemperate. «Nonostante un avvio piuttosto complicato e non privo di criticità - ha infatti precisato Grilli- che mi ha visto su posizioni diverse rispetto alle scelte dell'Amministrazione regionale alla fine dell'anno scorso, oggi posso constatare come l'interlocuzione istituzionale con il tavolo sia andata migliorando in questi mesi, portando al risultato auspicato, ovvero al considerevole incremento, rispetto all'anno scorso, delle risorse messe a disposizione dalla Regione per il nostro territorio, per rispondere efficacemente a quelli che sono i reali bisogni abitativi, in base a una programmazione congiunta delle priorità».
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