Dalla Fondazione Carigo tre milioni per il territorio
Le associazioni isontine possono dormire sonni tranquilli: nei prossimi anni la Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia continuerà a garantire almeno 3 milioni di euro a favore del territorio. Lo ha confermato il presidente Gianluigi Chiozza anticipando che, delle 646 richieste di finanziamento fino a oggi analizzate dagli uffici di via Carducci, per quest’anno sono stati già approvati 480 progetti. Nel complesso, finora, sono stati deliberati contributi per 2,875 milioni di euro su un monte complessivo di 3,520 milioni e il denaro servirà a sostenere iniziative per un valore complessivo di 16,420 milioni di euro.
Distribuzione
Dei 549 progetti finanziati lo scorso anno con 3,515 milioni di euro, 115 progetti sono stati finanziati a Gorizia (546.877 euro), 61 a Monfalcone (283.098 euro), 80 nella Destra Isonzo (209.750 euro), 52 nella Sinistra Isonzo (131.500 euro) e 11 a Grado (42.100 euro). A questi se ne aggiungono poi 186 a valenza provinciale (2,155 milioni di euro), oltre a sei finanziati sul resto del territorio regionale, uno in Lazio e uno in Piemonte.
Cultura
Per quanto riguarda i “filoni tematici”, nel 2012 il 27,2% degli interventi hanno riguardato la Cultura, il 23,7%l’educazione, il 19% l’ambito socio-sanitario, il 13,3% lo sviluppo locale, il 7,3% la formazione giovanile e il restante 9,5% altri ambiti di pubblica utilità. Nell’Arte e cultura circa la metà delle risorse stanziate riguarda lo spettacolo, mentre il finanziamento a mostre e gallerie d’arte, unito a quello della pittura e scultura, rappresenta il 16,3% dei progetti (23,7% delle risorse). L’attività universitaria e para-universitaria ha assorbito il 51,9% delle risorse, l’istruzione secondaria il 25,6% e quella primaria il 19,1%.
Assistenza
Nel Volontariato i servizi socio-assitenziali assorbono il 39.4% delle risorse, mentre il 31,5% è destinato ai disabili a cui va aggiunto il 13,2% degli stanziamenti dedicati ai minori svantaggiati. Nel campo della Salute pubblica il 79,2% del budget va a finanziare servizi ospedalieri (acquisto attrezzature) e sanitari, mentre ai servizi domiciliari spetta una fetta del 9,3%. Rispetto agli anni scorsi il “tesoro” erogato da via Carducci si è sensibilmente ridotto. Nel 2010 a disposizione c’erano 4,348 milioni di euro, nel 2011 ce ne erano 3,940, lo scorso anno - come già ricordato - 3,515 e quest’anno 3,520.
Mercati finanziari
«In passato – spiega Chiozza – ci sono stati dei boom di dividendi e questo ha permesso utili importanti. La Fondazione, però, non è indenne dall’andamento dei mercati finanziari e se le banche perdono, calano anche i dividendi. Agli advisor abbiamo chiesto una gestione prudente del patrimonio, ma questo abbassa l’asticella delle erogazioni, anche se ci siamo prefissi un limite minimo di 3milioni». Nel caso in cui i dividendi non garantissero l’erogazione dei 3milioni previsti, la Fondazione Carigo attingerebbe comunque al Fondo stabilizzazioni erogazioni. Viceversa se i risultati degli investimenti sono positivi, una parte del denaro va a rimpolpare il Fondo stabilizzazioni erogazioni, mentre l’altra va ad aggiungersi ai 3milioni destinati al territorio». Il presidente conferma anche l’utile di 6 milioni (superiore del 50% rispetto a quello del 2011), ma precisa che i 24,65 milioni di minusvalenze finanziarie registrate alla fine del 2012 sono in gran parte rientrate. «Erano reali al 31 dicembre, ma il mercato azionario non è costante nel tempo: 18 erano legati a Intesa San Paolo, la nostra banca conferitaria, e 6 a Unicredit. Se fotografassimo la situazione oggi la minusvalenza in Intesa San Paolo sarebbe di un milione. Resta invece di 6 quella di Unicredit. In fase di chiusura del prossimo bilancio, valuteremo eventuali necessarie azioni. Le possibili minusvalenze, saranno compensate da plusvalenze di altri titoli e non ci saranno ripercussioni né sul bilancio, né sulla possibilità erogativa della Fondazione».
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