Dalla Folletto alle truffe sino al crudele assassinio
Dalla Folletto alle truffe e, infine, all’omicidio. Tiziano Castellani, 42 anni, ritenuto l’assassino di Nerina Zennaro Molinari, è un ex rappresentante della Vorwerk Folletto. Il pordenonese ha lavorato per la nota società di elettrodomestici fino a tre anni fa, esattamente fino al luglio del 2013 quando, verosimilmente a causa di una serie di guai giudiziari, ha rescisso il suo contratto e si è dimesso. Ma Castellani, da quanto si è appreso, non ha mai smesso di vendere porta a porta gli aspirapolvere e altri prodotti Vorwerk. Ha potuto farlo perché, durante gli anni precedenti, aveva messo da parte all’insaputa dell’azienda alcuni elettrodomestici. La Vorwerk Folletto, subito dopo la notizia dell’arresto, ha in ogni caso ribadito tramite l’ufficio stampa la completa estraneità all’operato dell’ex collaboratore.
Eppure, a rivelarsi fatale per Nerina Zennaro Molinari, è stato alla fin fine proprio un aspirapolvere della Folletto. Quello che l’anziana, molti anni fa, ha acquistato da Castellani. L’ex rappresentante, avendo conservato il nome dell’ex cliente, l’ha contattata più volte a gennaio. E l’ha fatto, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, per convincerla a comprare un battitappeto. Quando la donna ha detto «passi pure a casa mia», Castellani si è precipitato nell’appartamento di via Puccini 32. E si è trasformato in un omicida.
Negli ultimi anni, sempre secondo gli accertamenti della Mobile, il presunto assassino si è occupato di molte altre attività. Ha venduto condizionatori e impianti fotovoltaici. Ha fatto l’imbianchino in alcune case di Trieste. Ma ha anche frequentato, come imputato, il Tribunale. Il suo nome compare in almeno due procedimenti ancora pendenti per truffa. La prima riguarda un episodio avvenuto a fine aprile del 2013 quando, secondo il pm Antonio Miggiani, il magistrato titolare del fascicolo, Castellani si è presentato a casa di un anziano qualificandosi come incaricato dell’Inps. Poi, però, gli ha fatto firmare una serie di documenti relativi a un aspirapolvere per un importo di 3mila euro. Nella seconda truffa - oggetto di un fascicolo del pm Massimo De Bortoli - il quarantaduenne ha invece proposto a una donna l’avviamento di un’attività di restauratrice ottenendo in cambio 2.300 euro.
Adesso l’accusa di omicidio. Castellani sarà interrogato domani dal gip Luigi Dainotti. A carico dell’uomo ci sono pesantissimi elementi acquisiti dagli investigatori della Squadra mobile. Non ultimo il ritrovamento di alcuni oggetti dell’anziana come le chiavi della casa di via Puccini. (c.b.)
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