Dalla disabilità al riscatto, il corto di Apiolazza che punta a Cannes

Con i vostri voti (in questo articolo trovate il link) potrete aiutare il regista argentino, ma che da anni vive e lavora a Trieste, a ottenere un prestigioso riconoscimento internazionale
TRIESTE La storia di riscatto di Lina, donna affetta da disabilità che sta seguendo un percorso per iniziare una vita indipendente, è al centro di un cortometraggio “verticale” finalista al concorso Nespresso Talents 2017.
Il video, diretto dal produttore audiovisivo argentino Pablo Apiolazza, che da anni vive e lavora a Trieste, è stato selezionato tra i 15 finalisti del contest a cui hanno partecipato 317 autori da 41 differenti nazioni. “Lina” è parte della selezione internazionale dei 15 migliori cortometraggi: i vincitori, scelti da una giuria internazionale, saranno invitati al Festival di Cannes e riceveranno un premio in denaro. 
 
 
 
 
Lina, ragazza di Roiano, frequenta i corsi di teatro della compagnia “Oltre Quella Sedia” e, con la onlus, sta seguendo un cammino che la porterà a vivere, con il più alto grado di autonomia possibile, in una casa-casa, un luogo stabile in cui poter abitare in maniera indipendente. La collaborazione tra APZmedia, la casa di produzione audiovisiva di Apiolazza, e “Oltre Quella Sedia” nasce da comuni progetti di volontariato. «Ci siamo innamorati del loro lavoro, di come ribaltano i preconcetti su cosa possono fare le persone con disabilità», spiega il videomaker argentino, in Italia dal 2010 sulle orme del nonno materno goriziano. «Ci è piaciuta l’idea di riprendere “in verticale”, ovvero in una prospettiva di solito non permessa, e l’analogia con l’attività dell’associazione. La storia di Lina ci permette di cambiare la prospettiva sul mondo, “ribaltando” molti pregiudizi». Il corto è stato girato ribaltando fisicamente la telecamera di 90 gradi: in post-produzione è stato poi trasformato in un filmato verticale.
 
 
 
 
APZmedia, i cui collaboratori variano a seconda del progetto, è da anni specializzata nel settore dello storytelling di qualità per le aziende. Apiolazza è arrivato a Trieste dopo essersi aggiudicato una borsa di studio della scuola di management Mib e ha firmato piccole gemme audiovisive come la clip promozionale della campagna immatricolazioni di UniTs; oppure “Lo spirito della Barcolana”, con la voce narrante di Paolo Rumiz, o ancora “Italy 2050”, un corto tra passato e futuro sugli emigrati italiani premiato dai giurati di Rai Cinema all’Ortigia Film Festival. «Lavoriamo con clienti italiani e stranieri, per brand come Carrera e Hugo Boss, e facciamo tanti progetti per il turismo», continua Apiolazza. «Vogliamo raccontare le storie che hanno meno visibilità, in maniera autentica e rispettando lo spettatore. Diamo un valore: il prodotto è la pillola, lo storytelling è la Nutella». O meglio, viste le origini di Pablo, dulce de leche. 
 
 
 
 
Tra i finalisti del concorso Nespresso c’è anche il vicentino Corrado Ceron con un corto dal titolo “Apnea”, storia di infanzia e amicizia. Uno dei concorrenti preferiti di Apiolazza tra quelli che la giuria popolare può aiutare a vincere. Già, perché uno dei due premi del concorso è assegnato dal pubblico. Il cortometraggi con più voti online sarà invitato a Cannes, mentre i due con più “like” otterranno 3mila euro ciascuno. Per votare la storia tutta triestina di Lina c’è tempo fino al 2 maggio: un voto al giorno su Nespresso.com/talents. 
«Se dovessi vincere il premio? Con una parte di esso vorrei aiutare i ragazzi di “Oltre La Sedia”», conclude il regista.
 

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