Dalla dama di compagnia all’ingegnere strutturista, i lavori in vetrina sul web

Oltre 500 gli annunci pubblicati online da triestini in cerca di un’occupazione. Badanti e camerieri i profili più gettonati. Ma Rosolen mette in guardia dai rischi

TRIESTE Cresce la “fame” di lavoro. E crescono anche le strade battute da chi cerca un’occupazione. Non più solo i centri per l’impiego, le agenzie interinali e il classico passaparola tra conoscenti. Ora per conquistare contratti o anche solo colloqui ci si affida alla rete. Al momento sono quasi 500 le richieste di lavoro pubblicati online sui maggiori siti specializzati in annunci.

C’è chi ha perso un precedente impiego e fatica a trovarne uno nuovo, c’è chi punta ad arrotondare, magari con un part-time o con un’attività notturna, e ci sono anche diversi pensionati, alcuni con storie di difficoltà economiche alle spalle. Un fenomeno ben noto anche alla Regione che, nel ricordare le tante misure messe in campo sul fronte del sostegno all’impiego, fa notare tuttavia come spesso le dinamiche online sfuggano alle regole e si traducano di fatto in lavori in nero.

Tra i profili più gettonati c’è quello di “badante” o “assistente a domicilio”. Ma a proporsi sono anche operai, commessi e magazzinieri. E ancora estetiste, segreterie, addetti alla sicurezza, e persino ingegneri o esperti informatici. I più richiesti comunque sono i lavori da effettuare a domicilio: lavare, stirare, accudire bambini e anziani, cucinare e fare la spesa. Attività, a volte, declinate in maniera particolarmente originale. È il caso ad esempio della signora di mezza età che si offre come «dama di compagnia».

Tante le persone che cercano un posto anche nel ramo della ristorazione, tra aiuto cuoco, banconiera, pizzaiolo, barista, lavapiatti o cameriere, così come nel settore dell’edilizia, tra muratori, elettricisti, pittori. Proprio in questo rampo c’è anche chi si presenta in gruppo e offre “pacchetti” chiavi in mano e particolarmente economici. Ci sono poi geometri, progettisti di interni e ingegneri. Disponibili anche ad eseguire lavori “in remoto”. In un annuncio pubblicato di recente, infatti, si legge: «ingegnere civile strutturista disponibile per collaborazioni a distanza perché residente in Basilicata». Il professionista in questione, però, precisa di essere disposto a considerare ed eventualmente accettare anche proposte full time sul posto. Alcuni sottolineano l’urgenza e il bisogno di trovare lavoro, chiarendo la propria disponibilità ad svolgere attività di “tuttofare” p ad accettare «qualsiasi impiego», e garantendo di avere «tanta voglia di lavorare e darsi da fare».

«Le opportunità messe in campo sono tantissime - spiega l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen - per i giovani e non solo. C’è la parte di incentivazione alla assunzioni, i corsi di formazione, l’incontro tra domanda e offerta, le convenzioni con le agenzie del lavoro, oltre all’orientamento e anche la ri-formazione, per chi ha perso il lavoro. Certo è fondamentale che la persona si rivolga agli uffici più adatti alle sue richieste, si passa soprattutto per i centri per l’impiego. Voglio sottolineare -aggiunge – che puntiamo sulla qualità del lavoro, in termini di sicurezza sotto tutti gli aspetti». E in tal senso va anche il contrasto al sommerso. «In particolare sul fronte dell’assistenza - sottolinea - è pericoloso che una persona si metta a disposizione come badante, non avendo le qualifiche per farlo. E anche chi “assume” deve riflettere prima di affidare i propri cari a chi non dà le giuste garanzie».




 

Argomenti:lavoro

Riproduzione riservata © Il Piccolo