Dal Galilei alla Us Navy, le 3350 ore di volo di Marco. «Ma con Trieste sempre nel cuore»

Il 38enne Epifanio è un esperto pilota di aerei ed elicotteri civili e militari. Al suo attivo ha numerose missioni all’estero. Ora lavora in Usa per l’Atlas Air
Marco Epifanio
Marco Epifanio

TRIESTE «Un giorno mio padre mi portò a vedere un’esibizione aerea delle Frecce Tricolori, ma nella stessa zona era presente un elicottero dell’Esercito di stanza a Casarsa della Delizia: appena sono salito a bordo ho capito quello che volevo fare da grande». Il 38enne triestino Marco Epifanio fa un tuffo nel passato per ricordare come tutto è iniziato. 3350 ore di volo fra elicotteri e aerei. Esperienze in campo civile e militare, con interventi umanitari nel mar Mediterraneo.



Epifanio è un pilota che, nonostante la distanza – vive in Oregon, sulla costa Ovest degli Stati Uniti –, continua ad avere nel cuore la sua Trieste. Dopo i primi due anni di liceo al Galilei”, Epifanio ha fatto il concorso per la Scuola militare dell’Esercito “Teulié” a Milano, dove ha completato gli studi scientifici. Nel 2001, dopo un anno nell’Accademia aeronautica a Pozzuoli, si è trasferito all’Accademia navale di Livorno, dove si è laureato e dove è stato selezionato per i corsi di pilotaggio alla US Navy a Pensacola: qui, in Florida, ha conseguito i brevetti di pilota di aeroplano e di elicottero. Successivamente nel 2009 è rientrato in Italia lavorando con la Marina militare.



«Durante quegli anni sono stato inviato in missione in Afghanistan, Libia e Somalia e ho effettuato numerosi soccorsi in Mediterraneo, in supporto all’emergenza immigrazione nelle acque antistanti la Libia», racconta Epifanio.

Dal 2015 Marco lavora sugli aerei passeggeri, facendo parte però anche della componente delle riserve della US Navy con missioni di trasporto pesante e lotta antimine. Attualmente è impiegato all’Atlas Air Worldwide, una delle più grandi compagnie degli Stati Uniti d’America, con Boeing 767, dotata sia di aerei cargo che passeggeri, su varie rotte nazionali e internazionali, fra le quali Africa, Australia, Cina, Giappone ed Europa.

«Amo il mio lavoro, mi manca tantissimo Trieste, però seguo sempre tutto ciò che accade in città. E ovviamente sono sempre aggiornato sul mio grande amore calcistico: il Milan», racconta sorridendo Epifanio.

Un pilota serio, ma dotato anche di un forte senso dell’humor come si evince da questo aneddoto: «Nella compagnia precedente volavamo molte ore al giorno e con l’equipaggio si era creato un grande spirito. Per gioco, mi divertivo a fare una comunicazione ai passeggeri dicendo che era il compleanno dell’assistente di cabina di turno e di non dimenticarsi quindi di abbracciarla e farle gli auguri prima di scendere dall’aereo. Ovviamente non era vero. Lo scherzo veniva ripetuto un paio di volte durante la settimana di lavoro. Immaginatevi 100 persone che vi vogliono abbracciare un paio di volte al giorno. A volte credo mi abbiano odiato, ma ancora oggi siamo grandi amici». —


 

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