Dal congresso dei dem la decisione di Cicogna

Il suo partito non vede di buon occhio l’eventuale caduta della giunta Raugna. Stasera flash mob dei sindaci con le candele, ma la controparte si organizza
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.10.2017 Consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. «Mi presenterò ai lavori del consiglio comunale (domani alle 9, ndr). Sentirò le spiegazioni che ci saranno date e poi deciderò in merito». È questa la posizione di Luciano Cicogna, il consigliere del Pd che pur essendo in minoranza è considerato come l’uomo in più della maggioranza. Del resto Cicogna deve anche seguire le direttive del suo partito. Che, com’è noto, non vede tanto di buon occhio l’eventuale caduta della giunta Raugna in quanto della stessa compagine formata da Liber@ e dai Democratici Gradesi, c’è anche Open Grado che fa chiaramente riferimento a Sel.

Forza che fa parte del governo regionale guidato dal Pd. Sel in Regione schiera anche il consigliere gradese Alessio Gratton. Svanita l’ipotesi di dimissioni contestuali poiché Caterina Bellan le ha già rassegnate e sicuramente non fa retromarcia per poi ripresentarle, anche l’ipotesi di far mancare il numero legale difficilmente darà risultato. Tra l’altro appare certa la mancanza di Roberto Marin che è impegnato con i contestuali lavori del consiglio regionale. Per pura ipotesi, potrebbe solo accadere che si vada in seconda convocazione (martedì alle 15), ma in questo caso la ratifica della surroga, che è un atto dovuto, avverrebbe senza problemi. Unica ipotesi verosimile quella di uno schieramento compatto opposto: gli 8 della maggioranza contro gli 8 della minoranza (calcolando anche Cicogna). In caso di parità di numeri la deliberazione non sarebbe valida. Questo per quanto concerne i lavori del consiglio, che prevedono anche l’approvazione dell’ingresso in aula di Annamaria Gordini.

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Il fine settimana è contrassegnato da altri due momenti importanti. Stamattina alle 10.30 si svolgerà all’Astoria il congresso, ovvero l’assemblea del Circolo gradese del Pd. Pare che il gruppo della Medeot non parteciperà ai lavori in quanto non intende sottoscrivere prioritariamente alcun documento. In poche parole: la tessera sì, ma il documento dovrà essere discusso in seguito fra gli iscritti che non devono essere obbligati in alcun modo. È probabile, però, che Elisabetta Medeot faccia in ogni caso questo passo per aver diritto di parola ed evidentemente contestare l’operato dell’attuale segreteria. Del resto ci sono esempi eclatanti in merito di chi dopo il tesseramento avvenuto ha palesato netta contrarietà sui contenuti. A ogni modo sembra che oggi ci sarà il regolare rinnovo della segreteria locale del Pd ma esclusivamente con i voti di quelli che sono in sintonia con Cicogna, ovvero contro la Medeot. Dato che l’attuale segretaria Angela Giorgione non intende ricandidarsi, è data pressoché per certa l’elezione alla segreteria di Rudy Fumolo che sarebbe affiancato da una donna. Ma c’è un altro tema che tiene banco oggi: la manifestazione dei 13 sindaci, perlopiù della Bassa ma anche della Bisiacaria, che per 10 minuti con le candele accese in mano effettueranno una dimostrazione silenziosa a sostegno del sindaco Dario Raugna ribadendo il loro parere favorevole all’accoglienza dei migranti. L’appuntamento è alle 20 nella piazza antistante la basilica di Sant’Eufemia. Gli stessi sindaci di centrosinistra invitano a partecipare al flash mob silenzioso, che definiscono «un gesto di pace e di accoglienza», ma anche chi dissente si sta organizzando per rispondere con un incontro sotto il municipio.

 

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