Dal Comune un corso di difesa personale dedicato alle signore

Dopo il grande successo di pubblico riscontrato negli anni scorsi, torna il corso di autodifesa femminile e sicurezza promosso dal Comune di Gorizia in collaborazione con la Polizia municipale. Si tratta di un percorso che partirà il prossimo 22 marzo e si articolerà in otto incontri suddivisi in diversi moduli formativi che si basano sulla preparazione tecnica ma anche su importanti nozioni relative alla prevenzione, a un corretto approccio psicologico al tema e alla conoscenza delle normative che tutelano l’incolumità personale.
I dettagli del progetto, finanziato dalla Regione, sono stati spiegati ieri durante una conferenza stampa in Municipio a cui hanno partecipato il vicesindaco Stefano Ceretta e il Comandante della Polizia Municipale Marco Muzzati. Queste le specifiche del corso: tutti gli incontri si terranno dalle 20.30 alle 22. Il primo verterà su “Sicurezza e legittima difesa” e si terrà al Polivalente di via Baiamonti il 22 marzo. Gli altri appuntamenti affronteranno le “Tecniche di autodifesa” nella palestra della scuola Fermi in via Diaz tutti i lunedì (Pasquetta esclusa) dal 26 marzo al 7 maggio. Ci sarà poi ancora una giornata conclusiva al Polivalente, in programma il 10 maggio, su “La gestione delle crisi familiari e di coppia”. Sarà possibile iscriversi fino a lunedì 19 marzo compilando una scheda online, reperibile sul sito del Comune di Gorizia oppure sul sito www.irss.it. La scheda andrà inviata a irss@irss.it o al numero di fax 0481/1841050. È possibile consegnare il modulo compilato anche negli uffici della Polizia locale. Avranno priorità le donne residenti nel Comune di Gorizia. Per quanto riguarda i posti, da quanto riporta il comandante Muzzati sono 25, «dato che non sarebbe possibile seguire al meglio le persone con un numero maggiore di partecipanti». «Il percorso - prosegue il capo della polizia locale - è adatto ad ogni tipo di donna. All’inizio in alcune c’era il timore che, con poca forza fisica o per dei limiti anagrafici, non si potesse trarre giovamento da questi corsi di autodifesa, ma la nostra esperienza è stata diversa. In molte si sono stupite di come invece si venga seguite nelle diverse esigenze». Tra queste, spiccano quelle psicologiche perché, come ha aggiunto Muzzati «si tratta anche di fare prevenzione e di non farsi trovare impreparate o bloccate. È vero che le aggressioni sono in calo ma può sempre capitare. Si spera che non succeda, ovviamente». Ceretta ha aggiunto: «Questo è il sesto anno che portiamo avanti questa esperienza. Viste le adesioni già arrivate, in estate prevediamo di organizzare un altro corso, sempre gratuito. È importante avere il giusto approccio, da parte delle donne, rispetto alla violenza. Serve ad evitare situazioni peggiori». Ad oggi, circa 400 persone hanno già partecipato a questi corsi, passati infatti da 1 a 11 moduli negli ultimi anni. I commenti sembra siano stati tutti positivi e sono arrivate donne di tutte le età (non ci sono limiti anagrafici, nemmeno per le minorenni). Per frequentare la prova pratica è richiesto, comunque, il certificato medico per la pratica non agonistica.
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