Dal “burgherone” ai tacos, il cibo di strada si prende la scena a Trieste

Fino a domenica in piazzale Straulino c’è il Festival internazionale dello Street Food: ricette da tutto il mondo preparate al volo tra stand e camion
Silvano Trieste 2019-09-19 Street Food
Silvano Trieste 2019-09-19 Street Food

TRIESTE Gyros e sovulaki dalla Grecia, paella e sangria dalla Spagna, tacos e burrito dal Messico. Eppoi la focaccia genovese e quella barese, i cannoli dalla Sicilia, i panzerotti dalla Puglia. E litri di birra, dall’Italia come dall’estero. Sono alcune delle specialità offerte dai diversi “stand motorizzati” protagonisti del Festival internazionale dello Street Food 2019, iniziato ieri pomeriggio in piazzale Straulino. L’evento proseguirà fino a domenica, ogni giorno, dalle 12 a mezzanotte. La lunga serie di proposte enogastronomiche, ieri sera, ha catturato subito l’attenzione di triestini e turisti, che hanno passeggiato - e ovviamente pure mangiato - tra più di 25 truck da tutto il mondo. Ecco allora camion, stand e altre originali postazioni alimentari, come ad esempio il birra-camper con più di venti spine o la grande mucca ricostruita che al posto del latte “produce” boccali senza sosta.



L’Italia qui è rappresentata da tanti sapori e tante particolarità legate ai diversi territori, come gli arrosticini, i pasticciotti artigianali del Salento, ma anche orecchiette, polpette e burrate: dalla Sicilia c’è l’imbarazzo della scelta tra dolce e salato, pane panelle, arancine e “pane ca’ meusa”. Ampia la scelta anche con la bombetta di Alberobello, con tanto di spiegazione esposta per i clienti che parla di “fetta di capocollo di maiale farcita all’interno con formaggio, sale, pepe e cotta alla brace”. E, ancora, spuntano il panino con la salsiccia e la barchetta, appunto, con bombette. Sostanziosi pure i ripieni dei panzerotti pugliesi, come i piatti con le prelibatezze dalla Sardegna, tra porceddu e seadas. Sul fronte “straniero” ecco ancora hamburger, cheesburger e patatine a volontà con lo stand americano, e poi gusti più piccanti dai vicini messicani, mentre in enormi padelle la paella non si fa prendere in contropiede: ieri era pronta già prima del via ufficiale della manifestazione. Anche perché le richieste, di chi voleva godersi le varie golosità, si sono fatte sentire molto presto. Curiosità: per i più coraggiosi e più affamati, tra i panini italiani figura il “burgherone”, particolarmente impegnativo, composto da pane artigianale, 400 grammi di carne chianina, insalata, pomodoro, vellutata di cipolle di tropea caramellate, cheddar e salsa alla birra. Una bomba.

È una formula - quella dello street food, il “cibo da strada” - che piace sempre più e che ormai da qualche anno sta spopolando in tante città, con eventi itineranti ad hoc - tipo quello di passaggio ora a Trieste - di grande successo, grazie al fatto che c’è la possibilità di assaggiare, in una sola volta e in un unico spazio, così tante squisitezze enogastronomiche.

Attirati dall’odore delle cucine, che preparano quasi tutto sul momento, clienti e curiosi ieri sono arrivati nel piazzale dell’ex Bianchi ben prima dell’apertura, fissata alle 18. Dietro ai banconi tanti i volti giovani, pronti a conquistare i palati a colpi di assaggi e, pure, descrizioni accattivanti.—


 

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