Dal bagno Ausonia alle radio Poste puntuali sotto l’albero

Fondi ad hoc nell’emendamento alla manovra presentato dal centrosinistra L’opposizione attacca: «Aiutano gli amici». La replica: «Nessuna clientela»
Di Gianpaolo Sarti
Paolo Giovannini, Trieste 28/07/2012, Ausonia, Olimpiadi delle Clanfe.
Paolo Giovannini, Trieste 28/07/2012, Ausonia, Olimpiadi delle Clanfe.

TRIESTE. La Regione lancia il salvagente all’Ausonia. Sotto l’albero lo storico stabilimento balneare triestino si troverà un pacco dono da 100mila euro. Fondi contenuti in un emendamento del centrosinistra alla legge Finanziaria, in questi giorni all’esame del Consiglio. La somma servirà a ristrutturare i piloni, evidentemente malconci, ma l’opposizione sente puzza di “clientelismo”.

L’aula si rende conto di trovarsi con un contributo con nome e cognome, nonostante la giunta Serracchiani avesse più volte annunciato di limitare al massimo i finanziamenti “puntuali” proprio per dare una svolta a un metodo spesso abusato in passato. E il nome e cognome, come rileva il capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi durante il dibattito, è piuttosto evidente. Lo stabilimento è gestito da un consorzio di cooperative presieduto da Gabriella Baroni, moglie dell’ex presidente dell’assemblea regionale Pd Tarcisio Barbo, ex consigliere comunale (un ruolo ora ricoperto dal figlio Giovanni) ed ex presidente delle Acli. Non passa nemmeno inosservato che l’emendamento, sottoscritto da Alessio Gratton (Sel), Renzo Liva (Pd) e Piero Paviotti (Cittadini), venga difeso in Consiglio da Franco Codega, consigliere dem e pure lui ex presidente Acli. «Tutto in famiglia», si ironizza. «Una posta ad hoc a favore dell’Ausonia non è proprio in linea con quanto affermato dall’assessore Peroni - rimarca Riccardi - che aveva dichiarato di non aver previsto finanziamenti a singole realtà che richiamassero alla pratica della clientela. Il fatto che la presidente dell'Ausonia sia la moglie di un autorevole ex esponente del Pd triestino e regionale, nonché madre di un consigliere comunale sempre del Pd, non depone certo a favore della linea di condotta proclamata dall’assessore». Codega spiega: «È un intervento urgente, perché lì si rischia di dover chiudere tutto per motivi di sicurezza. I lavori avrebbero potuto essere sostenuti con la legge per le strutture turistiche, ma la norma non è stata finanziata. Quel fondo però non è risolutivo, ma c’è l’impegno della cooperativa di fare la sua parte. Ricordo - chiarisce - che l’Ausonia è un importante centro di aggregazione per la città e non possiamo perderlo». Bruno Marini (FI) ha tentato il baratto: «Io voto l’emendamento, ma voi votate il finanziamento per la chiesa di Sant’Antonio e gli spogliatoi del campo di calcio a San Luigi...».

Il Consiglio si è soffermato a lungo sulla questione, su cui preso parola il capogruppo Pd Cristiano Shaurli: «Secondo il vostro ragionamento allora dovremmo controllare mogli e parenti di tutti quelli che hanno fatto politica?». Ma la Finanziaria, è zeppa di emendamenti. La maggioranza ha deciso di assicurare fondi per i progetti formativi delle scuole (110 mila euro), per le materne paritarie (100 mila), per la manutenzione dei giardini delle aziende sanitarie (100mila), gli sport “minori” (50mila), l’apicoltura (25mila), il servizio di prevenzione valanghe (20mila) e le radio locali prive di incassi pubblicitari (30mila). Garantita anche la posta di 250mila euro per coprire i vitalizi dei consiglieri o ex che hanno deciso di riscuotere la cifra versata.

Già blindato, nell’articolato, il milione di euro per le associazioni delle cooperative. Una cifra che Luca Ciriani (FdI) propone di impiegare come “fondo di solidarietà” destinato a quanti hanno perso i propri risparmi in seguito agli ultimi scandali nel settore. La maggioranza non ha dato sostanziali segnali di apertura alle richieste dell’opposizione in materia di bonus bebè e scuole paritarie. Ma sull’abbattimento dell’Irap, sollecitato dal centrodestra, Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello hanno assicurato che la manovra sarà contenuta nella legge di riforma delle attività produttive, alla quale potranno beneficiare le aziende che si occupano di ricerca e, in parte, le imprese dei consorzi. Con ulteriori 100 mila euro la Regione porta a 600mila lo stanziamento per l’Anci destinato ai progetti di formazione “post-riforma” per gli amministratori degli enti locali.

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