Dal 4 ottobre due voli al giorno per Linate

Il ritorno dopo 12 anni di assenza. Alitalia garantirà anche il Trieste-Genova con un Canadair da 90 posti. Tondo, Riccardi, Menia e Dressi: "Risultato strategico". Entro il 2013 aeroporto collegato via treno con Venezia
TRIESTE
«Roberto Formigoni mi ha chiamato, voleva assistere al concerto di Riccardo Muti, ma ha rinunciato: ”Siete tagliati fuori dal mondo”. Gli ho risposto: ”Per poco”». Renzo Tondo racconta l’aneddoto e sorride: l’attesa, stavolta, è davvero finita. Dal 4 ottobre, dopo dodici anni di latitanza, ritorna il volo Trieste-Linate: due collegamenti al giorno, l’uno alla mattina, l’altro alla sera. E sempre dal 4 ottobre, sfruttando il Canadair da 90 posti che Alitalia ”accaserà” a Ronchi dei Legionari, arriva il volo Trieste-Genova: un collegamento quotidiano, dal lunedì al venerdì, con partenza a metà mattina e rientro all’ora di pranzo.


«Governo nazionale e regionale hanno realizzato l’impossibile. Il volo su Linate mancava dal ’98» afferma Sergio Dressi. Il presidente di Aeroporto spa. «E quello su Malpensa ormai da due anni» aggiunge Roberto Menia. Il sottosegretario triestino. «Siamo riusciti a difendere l’aeroporto, a tirarlo fuori dalla litigiosità e, con l’ottima collaborazione di Alitalia, ad attrezzarlo alle sfide sfuture: ora ci prepariamo alle alleanze strategiche senza avere più il fiatone» riassume Riccardo Riccardi. L’assessore regionale ai Trasporti.


È il giorno dell’orgoglio e dei ringraziamenti in piazza Unità: i protagonisti della ”battaglia dei cieli”, vinta con l’aiuto di Altero Matteoli, Enac e i 3 milioni di euro stanziati nella manovra estiva, ci sono tutti: «A conferma del gioco di squadra che, come sull’A4, si è rivelato vincente». Manca solo Sandra Savino, l’assessore alle Finanze e al Patrimonio impegnata nei lavori d’aula, giacché la Regione ha investito massicciamente su Ronchi dei Legionari: 11,4 milioni di euro in pochi mesi, 5,4 per il pieno controllo della spa, 3 per l’aumento di capitale e 3 per ”convincere” Alitalia.


Ma ”riconquistare” Milano è stata dura non tanto per questioni economiche, quanto per questioni giuridiche: un decreto seppur datato, nato nel segno della crescita di Malpensa, vincola pesantemente gli slot su Linate. Tutto risolto, «con l’appoggio determinante di Matteoli». E adesso Ronchi dei Legionari diventa l’unico aeroporto del Nordest a poter offrire l’atterraggio nel ”cuore” della capitale economica: «Il volo su Linate non ce l’hanno né Venezia, né la Croazia, né la Carinzia e nemmeno Lubiana che, a breve, sarà collegata con Malpensa» sottolinea Dressi, ipotizzando che, nella fase d’avvio, i passeggeri del Canadair siano «almeno 50mila all’anno».


«Ce l’abbiamo fatta e abbiamo portato a casa un volo strategico per il Friuli Venezia Giulia e per le compagnie e le imprese che vi anno sede. Anzi, a casa, ne abbiamo portati due: il volo per Genova, porto dove opera Fincantieri, è molto importante» commenta Tondo. Menia, ricordando il «grido di dolore» di Generali e di Giovanni Perissinotto, dà man forte: «I nuovi collegamenti aerei, come la terza corsia dell’A4 e i collegamenti ferroviari, sono il tassello di un mosaico. Rientrano in una visione di sistema che punta a trasformarci in piattaforma logistica verso l’Est e il Centro Europa. Ma, al fine di riuscirci, dobbiamo essere collegati con l’Ovest».


Il lavoro, dunque, non è affatto finito. Men che meno a Ronchi dei Legionari: l’aeroporto, nonostante Dressi anticipi «un recupero di traffico a giugno e luglio», macina solo 700mila passeggeri all’anno. Pochi, troppo pochi: «Le alleanze strategiche sono indispensabili» dichiarano, all’unisono, Tondo e Riccardi. E Venezia, aggiunge il presidente, è l’interlocutore «privilegiato, ma non l’unico». Regione e Aeroporto non forzano sui tempi, però, almeno non ancora: Save è un colosso - e allora, prima di aprire la trattativa vera, «giacché non vogliamo essere la terza pista di nessuno né svenderci» - Ronchi dei Legionari deve irrobustirsi un po’ di più. Dressi prepara il piano strategico che - a suon di nuovi voli verso il Nord e l’Est europeo e magari verso la Turchia - punta a un milione di passeggeri entro il 2012. E, nel frattempo, la Regione ”incalza” Bruxelles affinché dia il nullaosta allo stanziamento di 6 milioni di euro per il polo intermodale di Monfalcone, con l’aggancio dell’aeroporto alla linea ferroviaria Trieste-Venezia: un’opera che la Regione affiderà in delegazione amministrativa alla spa aeroportuale e che, una volta completata, consentirà di raggiungere in 40 minuti di treno ”Santa Lucia” ovvero, «quando ci sarà la stazione», Tessera. Tempi previsti: «Entro il 2013». Un’altra sfida, un’altra tessera del mosaico.


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