Dai vitalizi ai supercomuni, il Consiglio Fvg ora fa “sul serio”

TRIESTE Dopo quasi due mesi di schermaglie, il Consiglio regionale entra nella prima settimana di lavori a pieno regime, con la prevista approvazione di due testi di legge, contenenti la prima retromarcia sulla riforma delle Uti e la proroga del regime che ha ridotto i vitalizi degli ex consiglieri regionali.
I vitalizi
L’aula si ritroverà oggi pomeriggio e, dopo la commemorazione del compianto presidente Ettore Romoli e l’approvazione del bilancio 2017 del Consiglio, passerà alla discussione sulla proposta di legge firmata da tutti i capigruppo della maggioranza, volta a prolungare fino a fine anno le norme relative agli assegni dei consiglieri regionali cessati dal mandato.
Il taglio dei vitalizi deciso nella scorsa legislatura, la cui validità scade a giorni, verrà prorogato al 31 dicembre, data entro cui il centrodestra presenterà una nuova norma, che potrebbe inserire il sistema contributivo per il calcolo delle pensioni dei futuri ex, applicando lo stesso regime in vigore per i lavoratori dipendenti. I vitalizi vengono oggi incassati da quasi 200 ex, che nella scorsa legislatura hanno visto diminuire l’assegno dal 6% al 15%, con una sforbiciata che arriva al 50% in caso di cumulo con il vitalizio da parlamentare. L’esborso complessivo della Regione per gli ex di Palazzo vale circa 7 milioni all’anno.
Le Uti
L’altra partita della settimana sarà quella dedicata alle Unioni territoriali intercomunali. Il Consiglio si ritroverà giovedì per votare il ddl presentato dall’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, contenente norme urgenti in materia di funzione delle Uti. Il testo definitivo sarà licenziato domani dalla Quinta commissione, chiamata con provvedimento d’urgenza ad ascoltare in audizione i rappresentanti del Cal, dell’Anci, dell’Uncem, della Comunità linguistica friulana, del Comune di Forgaria e della Conferenza delle organizzazioni slovene, dopo la richiesta dei consiglieri di centrosinistra di sentire preliminarmente i portatori di interesse. Il voto definitivo del provvedimento è fissato per giovedì. La norma intende eliminare la scadenza del 1 luglio prevista per l’obbligatorio completamento dell’esercizio associato di funzioni comunali all’interno delle Uti. Lo stop è il primo segnale di apertura nei confronti dei sindaci ribelli, che riceveranno anche tre milioni di euro dall’assestamento di bilancio, con cui la giunta intende parzialmente bilanciare quanto ricevuto in via esclusiva dai municipi aderenti alle Unioni.
I patti finanziari
Sempre giovedì, il calendario dell’aula prevede la discussione sulla mozione con cui il Patto per l’autonomia chiederà l’istituzione di una commissione d’inchiesta incaricata di valutare i patti finanziari Stato-Regione firmati da centrodestra e centrosinistra nelle passate legislature. La richiesta potrebbe avere l’appoggio di centrosinistra e Movimento 5 stelle, mentre il centrodestra sta valutando se dare vita alla commissione o limitarsi a incaricare un gruppo di esperti per l’analisi di quanto ceduto e guadagnato con il Tondo-Tremonti e il Serracchiani-Padoan.
Controllo e surroghe
Domani il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione si riunirà inoltre per eleggere il suo presidente. La carica spetta all’opposizione e l’ex presidente del Consiglio, Franco Iacop (Pd), è dato favorito per la guida dell’organo che valuta l’impatto delle leggi regionali e ne verifica l’applicazione. Sempre martedì, è convocata la Giunta delle elezioni che procederà alla surroga di Romoli, con l’ingresso dell’esponente di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, che completerà il gruppo berlusconiano in piazza Oberdan.
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