Dai santini ai tweet. La sfida tra i big delle preferenze

Gli acchiappavoti di professione calano gli assi. A Trieste attesa per il match dem Russo-Cosolini
Silvano Trieste 21/04/2013 Elezioni Regionali 2013
Silvano Trieste 21/04/2013 Elezioni Regionali 2013

TRIESTE. Ci sono ancora i Moretton, i Bolzonello, i Riccardi? Le elezioni regionali si giocano non poco sulle preferenze. In passato, in Friuli Venezia Giulia, i recordman non sono mancati. Chissà che non possano esserlo, stavolta, Roberto Cosolini o Francesco Russo, Roberto Marin o Ettore Romoli, Piero Camber o Piero Tononi.

Sono gli acchiappavoti di professione, i distributori seriali di santini, gli instancabili della campagna elettorale sui social. Nel 2008 Moretton (Pd) prese 7.033 preferenze. Nel 2013 Bolzonello (Pd) salì a 9.424. E Riccardi (allora Pdl) a 6.837. Vincere o perdere fa ovviamente tutta la differenza del mondo, ma mettere assieme migliaia di voti è il punto di partenza per garantirsi un posto in Consiglio.

Scatta la parata dei big nazionali
Maria Stella Gelmini in occasione della chiusura della campagna elettorale di Forza Italia, Milano, 02 Marzo 2018. ANSA/MATTEO BAZZI


Non c’è solo da battere gli avversari, ma anche il “nemico” interno. Accade un po’ dappertutto. Nel Pd il duello più intenso è a Trieste. Nella circoscrizione cittadina si ritrovano l’un contro l’altro Cosolini e Russo (con l’ex segretaria regionale Antonella Grim all’inseguimento dei due favoriti), già rivali alle primarie del 2016, chieste e ottenute dall’allora senatore per nulla convinto che il sindaco uscente fosse il miglior candidato possibile da opporre a Dipiazza. Cosolini, con il sostegno dell’apparato del partito, vinse nettamente (65%-35%), ma tra i dem si sussurra che Russo, critico ormai di lunga data dell’establishment, questa volta possa giocarsela fino in fondo. E ad attendere al varco Russo ci sarà anche un altro collega di partito, con Stefano Ukmar, con il quale un anno fa ebbe un duro scontro per aver contestato la presenza di bandiere della Jugoslavia comunista alla manifestazione del Primo maggio.

Nel Pd ci si aspetta una faccia a faccia anche a Gorizia tra il capogruppo Diego Moretti e l’assessore all’Ambiente Sara Vito, che nel 2013 prevalse 1.990 a 1.726. Sfida altrettanto equilibrata a Udine. Cristiano Shaurli (2.505 preferenze) e Franco Iacop (2.356) sono stati i più votati delle scorse regionali, ma nella corsa potrebbe inserirsi l’ex sindaco di Codroipo Vittorino Boem, mentre a Pordenone ci riprovano Renata Bagatin e Renzo Liva, divisi da soli 11 voti cinque anni fa: 1.449 a 1.438. A Tolmezzo si punta ancora su Enzo Marsilio, più volte sopra i 2mila voti.

Nella Lega i più forti sulla carta sono il vicesindaco Pierpaolo Roberti a Trieste, Mauro Bordin, già sindaco di Palazzolo dello Stella, a Udine, Ivo Moras (che si è dimesso da sindaco di Brugnera per correre il 29 aprile) a Pordenone e Stefano Mazzolini a Tolmezzo, con la consigliera Barbara Zilli candidata sia a Udine che in Alto Friuli per cercare il bis. Quanto a Forza Italia, il primatista potrebbe essere Romoli, insidiato dall’ex sindaco di Grado Marin. A Trieste Camber (2.420 voti nel 2008) e Tononi (1.893) hanno saltato un giro, ma rimangono sicuramente competitivi, come Daniele Galasso (1.895) a Udine. Nel capoluogo, con la spinta dell’uscente Bruno Marini, chance le ha Manuela Declich, l’outsider può essere Everest Bertoli. A Udine c’è poi il vicepresidente della Provincia Franco Mattiussi, ma il favorito è il sindaco di Talmassons Piero Mauro Zanin, con Marco Quai, Pieralberto Felettig e Igor Treleani a inseguire. A Pordenone probabile corsa a tre tra Mara Piccin (3.105 preferenze in Lega nel 2013) e gli ex sindaci di Sacile Roberto Ceraolo e di Spilimbergo Renzo Francesconi.

E ancora in Autonomia responsabile i big attesi, oltre al deputato Renzo Tondo che fa da traino in tre collegi, sono Giorgio Ret e Stefano Alunni Barbarossa a Trieste, Roberto Fontanot (già sindaco di Ronchi del Pd) e l’assessore cormonese Fabio Russiani a Gorizia, Giuseppe Sibau, Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti a Udine, Valter Santarossa e Corrado Della Mattia nel territorio di Pordenone.

Altri “esperti” della materia sono Franco Bandelli, capolista a Trieste per Progetto Fvg, cui non dispiacerebbe uno “scherzetto” agli azzurri, l’ex sindaco di Tarvisio Franco Baritussio (FdI), che nel 2008 collezionò 1.474 preferenze, Igor Gabrovec di Ssk (1.797 cinque anni fa) e il grillino Andrea Ussai, che nel 2013 arrivò a 1.161 (alle “regionarie” M5S il più votato è stato però il pordenonese Mauro Capozzella). Il Patto per l’Autonomia prova a “pesare” lo scrittore Tullio Avoledo, già candidato alle politiche, mentre Open-Sinistra Fvg si appoggia a Furio Honsell e i Cittadini hanno ancora in campo Pietro Paviotti e lanciano l’ex presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat.
 

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