Dai millefiori del Carso nasce il gin Nataniel Il distillato prodotto col miglior miele del Fvg

La novità
Duino
Cosa si può fare con il miglior miele millefiori del Friuli Venezia Giulia, che per ricchezza di aromi e profumi ricorda le passeggiate in Carso nella stagione delle fioriture? Se ne può sfruttare la straordinaria aromaticità come base per la produzione di un gin made in Trieste.
L’idea è venuta quasi un anno fa ad Aleš Pernarcic e Davide Peric, che con il miele prodotto a San Giovanni di Duino dall’azienda di famiglia, Jakne, si sono recentemente aggiudicati due gocce d’oro e il titolo di miglior miele della regione al concorso nazionale “Tre gocce d’oro - Grandi Mieli d’Italia”.
Un’ispirazione frutto di una doppia riflessione: il loro miele è ottimo da gustare in purezza, ma va centellinato, poiché all’alta qualità corrisponde una produzione quantitativamente esigua, e se ne possono sfruttare le caratteristiche organolettiche per la realizzazione di prodotti che anche chi non è un estimatore del miele possa apprezzare. È nato così Nataniel, honeygin realizzato in collaborazione con il Liquorificio Italia di Trieste. «All’inizio avevamo pensato alla classica grappa al miele, ma poi con l’aiuto di alcuni esperti distillatori locali abbiamo provato a sperimentare con il gin», racconta Pernarcic
Una bevanda alcolica che la leggenda vuole inglese, ma che in realtà ha una storia più complessa, che tira in ballo l’Olanda e anche l’antica scuola salernitana, la prima a produrre, nel Medioevo, preparati medicamentosi a base di ginepro. Distillato apolide e poliglotta, da alcuni anni gli italiani lo stanno riscoprendo, e anche nella nostra regione nell’ultimo decennio sono nati e cresciuti interessanti produttori di gin. «Tra i gin artigianali in commercio ormai si fa la gara a chi utilizza più botaniche - commentano i produttori di Nataniel -. Nel nostro gin al miele non ce n’è bisogno. La base è semplice, ginepro e pochissimo limone, perché la complessità aromatica è data dal miele stesso. Grazie all’enorme biodiversità del Carso, alla poca acqua, al terreno calcareo e alla terra ricca di ossido di ferro, i nostri mieli millefiori sviluppano oli essenziali dai profumi e sapori molto accentuati. Sono gli stessi che si ritrovano nella ricetta che abbiamo messo a punto per il nostro gin, frutto di tanti esperimenti, di mesi di prove e fallimenti, finché non è arrivata la combinazione vincente, quell’alchimia di sapori e profumi che ci ha fatto capire che ce l’avevamo fatta».
A questa nuova nascita Pernarcic, di concerto con il padre adottivo Peric, ha messo il nome del figlio, Nataniel: oltre all’aromaticità, il miele conferisce a questo gin anche un gusto rotondo, particolarmente amabile.
Nataniel, di cui per ora è stato prodotto un lotto limitato, verrà distribuito sul mercato locale e in degustazione in alcuni locali. Durante l’evento Okus, organizzato da viticoltori del Carso, Gal e Slow Food Italia, sarà inoltre utilizzato per un piatto parte della cena organizzata all’Hotel Savoia sabato 20 novembre. —
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