Dai giornali all’incenso L’edicola storica si fa bazar

Giovane pakistano ha trasformato il negozio sotto i portici di piazza San Giovanni «Vendo i prodotti tipici del mio paese. I triestini sono aperti alle culture diverse»
Di Pierpaolo Pitich
Lasorte Trieste 21/05/15 - Passo Fausto Pecorari, Piazza S.Giovanni, Bancarella Ex Edicola
Lasorte Trieste 21/05/15 - Passo Fausto Pecorari, Piazza S.Giovanni, Bancarella Ex Edicola

Prima giornali, riviste e materiale da cancelleria. Adesso braccialetti, collane, orecchini, bigiotteria varia, ma anche vestiti, borse, sciarpe, incenso, pantofole e suppellettili di ogni tipo. È la trasformazione che da qualche settimana ha subito il negozio situato sotto i portici di piazza San Giovanni: una storica edicola che adesso si è trasformata in un vero e proprio bazar che espone numerosi prodotti che arrivano da India e Pakistan. Una trasformazione che ovviamente non è passata inosservata ai molti passanti che si trovano a transitare da quelle parti e che vengono incuriositi e attratti da una serie infinita di oggetti coloratissimi.

Al timone del nuovo esercizio c’è un giovane commerciante che arriva dal Pakistan, ma che vive a Trieste da ben 13 anni e che ha rilevato il sito dal precedente proprietario. Si chiama Naeem Parvez, ha 36 anni, è molto conosciuto in città ed ha alle spalle una storia davvero particolare. Nato a Faisalabad, grazie alla conoscenza di alcuni amici che vivono a Trieste, è arrivato per la prima volta nella nostra città nel 2002. All’inizio però i suoi progetti erano ben altri. «L’idea era quella di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria informatica, ma poi non se n’è fatto nulla - racconta -. Allora ho deciso di lavorare, facendo esperienza come cuoco in una serie di pub e locali cittadini. Poi mi sono accorto che tutto questo non mi bastava e che dovevo dare spazio alla mia creatività e così nel 2006 ho aperto un ristorante di cucina indiana».

Naeem è rimasto subito colpito dalla nostra città, tanto che, dopo aver cambiato nuovamente strada con alcune esperienza prima in Austria e poi in Germania, sempre nel settore della ristorazione, ha deciso di rientrare a Trieste. «In questa città ho trovato qualcosa di speciale e di magico da cui non riesco a staccarmi: si può dire che ormai è come se fosse la mia seconda casa» spiega Naeem, la cui famiglia, moglie e una figlia, vive in Pakistan, mentre il fratello lo ha raggiunto a Trieste e lo affianca nell’attività commerciale. E aggiunge: «Nel 2012 ho deciso allora di aprire un nuovo ristorante etnico in via Nordio che propone specialità indiane e pakistane e, visto che le cose stavano andando per il verso giusto, un mese fa ho colto l’occasione per raddoppiare l’attività e dare vita ad un negozio con prodotti tipici del mio Paese».

Ed in effetti i triestini hanno dimostrato di saper apprezzare i colori, l’ambiente e l’atmosfera etnica, se è vero che il quaderno appoggiato sul bancone del ristorante, dove esiste anche un angolo dedicato al “book crossing”, è pieno zeppo di dediche di clienti soddisfatti delle serate trascorse in un clima particolare. «I triestini sono riservati ma dimostrano di essere incuriositi e aperti a culture diverse - conclude Naeem -. Guadagnare è certamente importante, ma il mio obiettivo principale è rendere felici le persone, che nel mio ambiente devono stare bene e sentirsi come a casa».

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