Dai festival di cinema ai film d’élite: ecco le diverse proposte che la città di Trieste offre agli appassionati
In città di cinefili possono contare su un’offerta originale. Il cinema Ariston dovrebe riaprire a febbraio
La passione dei triestini per il cinema in tutte le sue forme non si limita alla visione nelle sale maggiori. Si esprime invece nella totalità di un sistema che – sfruttando questo entusiasmo – ha sviluppato un’offerta eterogenea e originale, capace di soddisfare gli appetiti dei cinefili lungo tutto il corso dell’anno.
Ci sono innanzitutto i cinema d’élite, per così dire, a cominciare dalle proiezioni garantite da due teatri come il Fabbri e il Miela. Nell’elenco non può mancare poi il cinema Ariston in viale Romolo Gessi, dietro al quale c’è una delle realtà molto vivace quale La Cappella Underground. A tal proposito, la sala di San Vito dovrebbe riaprire il prossimo febbraio, con l’ambizione di creare uno spazio di fruizione inedito nel territorio locale: accanto al grande schermo si troverà infatti una sala conferenze e un bar (gestito dalla catena Mug) con prodotti pensati appositamente per la pellicola in programma. Tripartizione che dovrebbe rispondere alle esigenze di un pubblico ricercato qual è sempre stato quello di viale Romolo Gessi, aggiornando al contempo gli spazi a disposizione per adattarli agli standard moderni.
Scomparso da anni il cinema all’aperto dell’Ariston, resta tuttavia amatissima nei mesi estivi l’opzione del giardino pubblico di via Giulia, dove vengono riproposti i titoli dal maggiore successo della stagione. Un’ambientazione suggestiva, diventata un piccolo rifugio bucolico per decine di triestini durante l’arsura estiva.
La lista sarebbe incompleta se si omettessero i festival. A partire da quello che in tempi recenti si è ritagliato la visibilità maggiore, cioè il Trieste Film Festival, diventando un volano per produzioni indipendenti che altrimenti sarebbe assai complicato reperire altrove. C’è poi un universo sotterraneo e attivissimo, fatto di iniziative più o meno strutturate, che coinvolgono soprattutto i giovani. E ancora le riviste di critica cinematografica, i cine-forum...
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