Dai dubbi alla chiamata, il viaggio di Davide

Storie che parlano di vite da spendere per la Chiesa e per il prossimo, tra vocazione all'ascolto, desiderio di fraternità e di obbedienza. Loro si chiamano Davide Zanutti, Domenico De Filippi e Marjio Varga, rispettivamente nuovo sacerdote e due novelli diaconi della Diocesi di Trieste, ordinati dall'arcivescovo Giampaolo Crepaldi nel corso della funzione solenne celebrata nel pomeriggio di ieri nella cattedrale di San Giusto. Una sola fede e percorsi diversi, animati tra l'altro anche da vicessitudini e ripensamenti. A vestire l'abito talare per la Diocesi locale sarà Davide Zanutti, 46 anni, triestino, “chiamato” nel 2005 durante il periodo pasquale e nel corso di un fervore spirituale che invocava antiche risposte e nuove certezze. Padre Zanutti cercava insomma una vita diversa, a modo suo quasi spericolata ma tracciata dalla fede e da una vera rinascita in chiave di relazioni e dialogo. «Ho iniziato il percorso 11 anni fa - ha raccontato padre Davide - quando vivevo dubbi e insicurezze circa la vita stessa, che reputavo all'epoca sbagliata. Il Signore mi ha invece dato risposte chiarificatrici e quindi mi sono fidato e affidato a lui, sentendo che quanto indicato nei Vangeli è Verità, da vivere e sperimentare nel quotidiano. Forse ancora non mi rendo conto del gran dono ricevuto - ha espresso con emozione il neo sacerdote - di certo avverto il bisogno di offrire il mio sacerdozio nel senso dell'incontro e della relazioni, provando ad offrire comunicazione, fatta magari anche di solo ascolto, ai giovani e a tutti coloro che ne sentiranno il bisogno». Intensi anche i tragitti percorsi dai due diaconi ordinati ieri da monsignor Crepaldi, divenuti quindi ministri ufficiali del primo grado che regola l'ordinamento delle Chiese cristiane. Articolato soprattutto il percorso di Domenico De Filippi, siciliano, originario della provincia di Trapani inizialmente folgorato dalla visione della pellicola di Zeffirelli, “Fratello Sole, Sorella Luna”, ma coinvolto successivamente in una elaborazione della fede (sempre in chiave francescana) che non diede frutti, ma addirittura qualche solenne delusione. A riscrivere il copione vocazionale sono bastate però due recenti esperienze: quella vissuta da ausiliario in un reparto psichiatrico a Bergamo e il successivo approdo alla Diocesi di Trieste, prestando servizio alla parrocchia di Santa Croce e in una comunità eremitica. Marjio Varga, l'altro diacono, proviene dalla Croazia, laureato in Teologia, anche egli devoto ai dettami francescani e forte di una vocazione esplosa proprio ad Assisi e perfezionata poi a Trieste dal 2004, all'interno della comunità di padre Rozo Palic. Ieri la celebrazione, gli auspici e la commozione. Da oggi il cammino si intensifica. Vedi i debutti di don Davide che celebrerà la Santa Messa oggi alle 10 nella parrocchia di San Pio X ( Via Revoltella) e mercoledì alle 19 sull'altare della Chiesa Santi Pietro e Paolo a Cologna.
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