Dai divani ai materassi, a Trieste oltre 80 recuperi al giorno

TRIESTE Si tratta di mobili, di elettrodomestici, di attrezzature da giardino, di materiali inerti. Nel passaggio dall’estate all’autunno il problema è rimasto purtroppo inesploso, allora Comune e AcegasApsAmga cercano di convincere il cittadino-utente a comportamenti virtuosi, ricorrendo a una campagna pubblicitaria che vedrà protagonisti 27 mezzi dell’azienda “abbigliati” con l’immagine di un divano lasciato sul marciapiede e con lo slogan “Non abbandonarli in mezzo a una strada”.
Perché ormai il rifiuto ingombrante abbandonato è un’emergenza sociale, igienica, economica. La statistica è impietosa e conferma l’allarme già squillato a luglio: nei nove mesi tra gennaio e settembre 2016 la media giornaliera di raccolta segna quota 83, sottolineando un incremento del 13% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Sono tanti 83 interventi al giorno, perché sono quasi 2500 al mese e, se non cala il ritmo da qui a dicembre, significa che alla fine del 2016 si toccheranno i 30mila. Con una spesa complessiva di 500mila euro, perché due squadre operative non si muovono gratis e alla fine è la comunità intera a dover saldare il conto della diseducazione o della non conoscenza delle regole da rispettare.
L’ingombrante abbandonato si distingue dal deposito abusivo, perché ha una diffusione molto maggiore, in quanto ha bisogno di un semplice cassonetto vicino al quale essere parcheggiato. È significativo che alcune delle zone più colpite dal “fenomeno” insistano in aree centrali o comunque densamente popolate, come San Giacomo, Barriera Vecchia, Ponziana. Allora il Comune con la “sua” utility, prima di passare alle maniere forti, tenta la carta del convincimento ironico, mostrando un divanaccio délabré mollato all’adiaccio. Qualcuno lo fa incurante del servizio, altri lo fanno pensando che la raccolta di quell’oggetto rientri nell’ordinarietà: una sorta di super-differenziata. All’arma dell’umorismo, però, è opportuno aggiungere un sostegno organizzativo: un comunicato AcegasApsAmga ricorda che tra giugno e ottobre hanno funzionato 12 “Sabato ecologici”, una specie di raccolta mobile dedicata all’ingombrante che ha presidiato diversi punti della città. Ottenuto un risultato parziale di 47 tonnellate contro le 38 del 2015, con un aumento del 25%. L’utility ha elaborato una statistica anche sul ritiro a domicilio: dai 670 del 2015 si è saliti ai 730 del 2016, graduatoria di preferenza monopolizzata da elettrodomestici, mobili, materassi, divani, serramenti, sanitari.
AcegasApsAmga ricorda che i centri di raccolta dedicati agli ingombranti sono quattro e sono situati in Campo Marzio, a Roiano, a San Giacomo, a Opicina. Il ritmo di fruizione mensile suggerisce 8mila accessi, che moltiplicati per 12 arriva a sfiorare quota 100mila. Il centro di Campo Marzio sorge a fianco dell’ex ristorante Sacra Osteria, di proprietà comunale, che l’Amministrazione vorrebbe rimettere a rendita dopo la pausa dedicata all’accoglienza dei profughi: per rendere più appetibile e più remunerativo il sito, l’assessore al Commercio Lorenzo Giorgi sta pensando di trasferire la struttura ad AcegasApsAmga. Una scelta comprensibile ma che, in considerazione della pressante questione-ingombranti, necessita di una soluzione bilanciata.
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