D’Agostino, uomo d’ordine per lo sport e il personale
Un uomo d’ordine al Personale e allo Sport. L’indiscrezione trapela da radio-palazzo, filtrando fra le crepe di un ermetismo quasi inscalfibile. L’ex questore di Livorno e per anni dirigente anche alla questura di Trieste, Bruno D’Agostino, si accinge a entrare nella giunta comunale del sindaco Roberto Cosolini. È un altro dei tasselli che vanno a comporre il mosaico dell’operazione-rimpasto voluta dal primo cittadino. Certo, manca l’ufficialità ma fra le ipotesi circolate ieri, in una giornata particolarmente frenetica, con il passare delle ore la soluzione D’Agostino ha staccato, chiaramente, le altre.
Una casella, dunque, si riempie: all’uscita di Emiliano Edera corrisponderà l’ingresso dell’ex capo della Digos, dell’Ufficio stranieri e anche della Polizia amministrativa e sociale della questura triestina, che nel suo lungo peregrinare per la Penisola - scandito dalle indicazioni del Ministero dell’Interno - ha inoltre ricoperto i ruoli di questore di Foggia e di dirigente del commissariato di polizia di Empoli. L’ultimo incarico, per D’Agostino, è stato invece proprio quello di Livorno, lasciato alla fine della primavera scorsa per raggiunti limiti d’età. Come accennato, il sindaco gli affiderà, oltre allo Sport, l’importante delega a Organizzazione e risorse umane: gli consegnerà le chiavi della “macchina comunale” oggi nelle mani del vicesindaco Fabiana Martini.
Non sarà questa l’unica novità nell’esecutivo municipale. Dopo Edera, anche Elena Pellaschiar - assessore con delega a Commercio e Artigianato - si appresta a concludere la sua esperienza amministrativa in Comune. Ma un terzo nome potrebbe aggiungersi ai due: sono sempre più insistenti, infatti, negli ambienti della politica cittadina le voci che danno Fabio Omero sulla graticola. Il futuro in giunta del titolare delle deleghe a Sviluppo economico e fondi comunitari, Turismo e Società partecipate e controllate è in bilico. A tre uscite dovranno corrispondere altrettanti ingressi in giunta: oltre a D’Agostino (pare che fra i nomi alternativi, dicono i rumors, fosse stato contattato anche l’ex allenatore, fra le altre, di Chievo, Atalanta, Roma, Porto e Juventus, Gigi Delneri), il sindaco sta continuando con grande decisione sulla strada che conduce sino alla nomina di Franco Miracco ad assessore alla Cultura. Il super-consulente del Comune è pronto a un super-salto con atterraggio in giunta. Balzo che libererà Cosolini della delega alla Cultura dopo un anno di interim.
Sul nome di Miracco, Cosolini ha incontrato non poche resistenze, anche in seno al “suo” Pd e poi da parte di Sel, per i passati incarichi ricoperti dal consulente al fianco dell’ex governatore del Veneto e già ministro per i Beni culturali berlusconiano Giancarlo Galan. Ma il primo cittadino va avanti: vuole un tecnico con esperienza nel settore, un nome in qualche modo “esterno”, “terzo” rispetto all’universo culturale locale e nel contempo una persona che sappia da subito operare assieme agli uffici. Aspetto, quest’ultimo, su cui evidentemente la consulenza partita nel luglio 2012 ha il suo peso. D’altronde, nelle scorse settimane, il primo cittadino era stato chiaro, quasi perentorio nel messaggio agli alleati: «Le decisioni sulla giunta le prende il sindaco».
D’Agostino e Miracco: due in entrata, a meno di stravolgimenti dell’ultimissima ora sul secondo (con eventuale redistribuzione interna della delega alla Cultura). Se tre sono gli assessori attuali che lasceranno la giunta, manca però la tessera finale, l’ultimo nome. Quello che, con ogni probabilità, andrà a ereditare le competenze sul settore delle attività produttive. Chi sarà? Al momento, è un mistero. Ieri, Cosolini si è confermato un muro di gomma. Niente, nessuna indicazione sul rimpasto: «Farò solo comunicazioni ufficiali sull’argomento». E si sa che prima degli annunci pubblici ha in agenda una riunione di maggioranza sul tema e poi la “tappa” in giunta. Oggi pomeriggio attorno alle 17 in Municipio parlerà infatti con i capigruppo delle forze di centrosinistra che lo sostengono. Domani, l’appuntamento con gli assessori. Per alcuni sarà il congedo.
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