D’Agostino confermato al timone di Ttp, entra l’ex presidente del Porto di Genova
TRIESTE. Un anno di navigazione a vista. Trieste Terminal Passeggeri spa conferma al timone Zeno D’Agostino, imbarca l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova Luigi Merlo (al posto di Franco Napp) e tiene a bordo Claudio Aldo Rigo, il manager di Unicredit, nonostante la banca abbia ceduto nel novembre scorso l’intera quota a Msc Crociere.
L’assemblea di Ttp, riunitasi ieri (mercoledì 10 luglio) in seconda convocazione, ha nominato il nuovo cda, formato da cinque membri, tre espressioni della cordata privata Tami (Costa, Msc, Generali, Giuliana Bunkeraggi), che detiene il 60% di azioni, e due dell’Autorità portuale che ha in mano il 40% di quote. Gli altri confermati nel nuovo consiglio di amministrazione sono Umberto Malusà (Authority) e Beniamino Maltese (Tami).
Un cda a maggioranza ligure: Rigo e Maltese sono genovesi, mentre Merlo è di La Spezia. «Siamo in una fase transitoria. Di assestamento», spiega D’Agostino. Il primo cda dell’era Msc (entrata nella gestione del terminal triestino otto mesi fa) durerà solo un anno. Dodici mesi di transizione per valutare il riassetto della compagine societaria di Tami dopo l’uscita di scena di Giuliana Bunkeraggi e del suo liquidatore Franco Napp che ha svolto il ruolo di amministratore delegato di Ttp per quasi sette anni (dal giugno del 2012). La quota di Giuliana Bunkeraggi in Tami (20%) dovrebbe essere spartita tra i soci crocieristi Costa e Msc. E Rigo, in segno di continuità, dovrebbe conservare le deleghe di amministrazione ereditate dopo le dimissioni di Napp.
La novità più rilevante è l’ingresso di Merlo, attuale presidente di Federlogistica e per oltre 10 anni presidente dell’Autorità portuale di Genova. Merlo entra come uomo di Luigi Aponte, patron di Msc. Per un breve periodo è stato anche responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo con sede a Ginevra, incarico risolto anticipatamente in via cautelativa per problemi legati al suo precedente ruolo di presidente di Authority. Non si sono concretizzate le voci che davano per certo l’approdo a Trieste di un altro ex presidente di Authority, ovvero Franco Mariani, fino a poco tempo fa alla guida dell’Autorità portuale del Levante (gli scali marittimi adriatici della Puglia).
L’assemblea di Ttp ha approvato ieri anche il bilancio 2018 che si è chiuso per la prima volta in rosso per circa 100 mila euro. Nel 2017 si era registato un utile di 278 mila euro. Una questione annosa legata al parcheggio del Molo IV, per anni la principale fonte di sostentamento di Ttp e ora, dopo la sdemanializzazione di Porto vecchio, un vero buco nero nei conti. La speranza sono le crociere che, con l’ingresso di Msc e la crisi di Venezia, potrebbero diventare finalmente il core business di Ttp.
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