Da Usa e Brasile alla casa dei nonni: 21 nipoti di emigrati in Italia col Mib di Trieste

Ben dieci i Paesi extraeuropei rappresentati dai giovani partecipanti dell’ultimo corso Origini

TRIESTE Sono stati ventuno i ragazzi e le ragazze, provenienti da dieci diversi paesi del mondo, che hanno preso parte all’ultimo corso “Origini Italia” del Mib - Trieste School of Management. Parliamo di discendenti di emigrati italiani che da tempo vivono in Brasile, Argentina, Australia, Canada, Cile, Bolivia, Ecuador, Guatemala, Sud Africa e Usa.

La 19.ma edizione del corso Mib è stata organizzata grazie alla partnership con Agenzia Ice e Regione e col patrocinio del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Ben nove tra i partecipanti al corso hanno radici familiari che affondano nella nostra regione.

Una di loro è la statunitense Kate Zettl, metà toscana e metà triestina. Probabilmente, almeno. «Non conosco precisamente le mie origini», afferma Kate: «Presumo che i miei bisnonni venissero da Trieste o da qui vicino. Ci tengo a continuare la ricerca in proposito nel futuro». Ora la 33enne americana sta lavorando come “energy manager” in una grande banca in Usa, ma ha svolto uno stage di tre mesi alla Calligaris di Manzano, dopo due mesi passati in aula come gli altri suoi colleghi.

In base alle regioni di provenienza dei corsisti, in totale sono ben 14 le regioni italiane rappresentate al corso. Ad esempio Lidiane Casanova, 31enne brasiliana, ha svolto lo stage alla Benetton di Treviso, provincia da cui proviene la sua famiglia.

«Tutto il periodo che ho trascorso in Italia – spiega Lidiane – è stato molto bello. Mi sono occupata di e-business nel campo della moda. Mi piacerebbe rimanere o avere un legame professionale con le aziende locali. È stato bellissimo cimentarmi per la prima volta con l’italiano».

Al Mib di Trieste e all’Ice di Roma infatti ognuno dei partecipanti ha avuto l’occasione di seguire lezioni nella nostra lingua: sia chi la conosceva già che chi ne aveva meno pratica. A causa dell’epidemia, poi, la maggioranza dei ragazzi è stata costretta a tornare a casa propria e a concludere i progetti iniziati in Italia solo a distanza.

Emelina Virga, 24 anni, anche lei degli Stati Uniti, ha avuto l’occasione di fare uno stage alla Pratic, azienda di Fagagna, anche se in questo momento si trova temporaneamente a Modena: «In provincia di Udine – racconta Emelina – ho creato un business plan per l’export con la California. Non è la prima volta che mi fermo in Italia, perché molte estati le ho passate qui e ho vissuto un anno a Firenze, dove ho lavorato per un’università americana». È stata però la sua prima volta in Friuli Venezia Giulia e ora ha trovato un impiego con l’italiana Emilia Foods, che la sta formando appunto a Modena ma che la riporterà al lavoro nella sede di Miami.

Le prove d’ammissione al corso Origini Italia hanno fatto selezione tra qualche migliaio di domande compilate: le nuove iscrizioni per il prossimo corso del Mib sono aperte e si prevede di ripartire alla fine di ottobre di quest’anno.

Al progetto targato Mib appena concluso hanno collaborato, per quanto riguarda il fronte delle imprese, Innova, Camel Distillerie, Bortolinkemo, Santandrea (Gruppo Pacorini), Caffè Buscaglione, Benetton, O3 Enterprise, Snaidero, Confartigianato Vicenza, Sgorbati, Ies Biogas, X-Lam Dolomiti, Wäartsilä, illycaffè, Calligaris, Pratic, Dok Dall’Ava, Gazèl, Natuzzi, Santa Margherita Vini e Valsoia.—


 

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