Da Trieste alle basi della Nasa per “conquistare” lo spazio
TRIESTE Una laurea con lode in Ingegneria aerospaziale a 22 anni in un prestigioso istituto degli Stati Uniti. Un master in volo sperimentale in tasca concluso a 23 anni. L’impegno da pilota e istruttore e, al momento, un dottorato in corso insieme a grandi esperti internazionali del settore. È la rapida carriera del giovane triestino Tiziano Bernard, scelto da poco per far parte anche del Consiglio tecnico scientifico sull’aviazione e lo spazio in una conferenza mondiale in programma a Orlando. Dopo il diploma alla International School of Trieste nel 2011, ha scelto di proseguire gli studi in un ateneo americano. «Lasciare Trieste non è stato facile, ma sono partito con la consapevolezza che non era un addio. Ho trovato il “Florida Institute of Technology”, un’università di ricerca fondata nel 1958 dalla Nasa per la formazione tecnica degli scienziati del Kennedy Space Center. Ho sostenuto il colloquio con un ufficiale dell’università a Roma e sono stato ammesso immediatamente».
Negli Usa, oltre a studiare Ingegneria aerospaziale, il 25enne è diventato anche pilota. In breve tempo, inoltre, ha raggiunto un primato negli States. «Nel 2015 mi sono laureato con lode con la costruzione di un rover per l’esplorazione della superficie di Marte, idea che ha vinto il concorso del miglior progetto dell’università dell’anno. Poi ho iniziato subito un master in volo sperimentale: sono stato il primo studente a ricevere questo nuovo titolo accademico al Florida Tech. L’ho completato in un anno. Questo mi ha permesso di lavorare anche come ricercatore nella perdita di controllo in aeronautica, l’effetto del cambio di configurazione in aereo sull’assetto e la perdita di controllo. La tesi, realizzata sotto la guida di un famoso ingegnere spaziale, Ralph D. Kimberlin, è stata inviata al direttorato dell’Aeronautica civile negli Usa, per dimostrare la necessità di modificare le leggi aeronautiche in America».
Ma il curriculum di Tiziano non finisce qui. La promessa triestina ha lavorato anche come istruttore, insegnando aerodinamica sperimentale e practicum aerospaziale agli studenti del primo e quarto anno. Attualmente il giovane triestino è impiegato all’università come ricercatore sotto la guida del docente Lucas Stephane, esperto mondiale nel campo dell’ingegneria cognitiva e dell’integrazione sistemi-umano. «Nei suoi laboratori - spiega Tiziano - conduco ricerca cognitiva nel campo dell’ingegneria aerospaziale, per identificare l’attività cognitiva dei piloti durante le fasi critiche del volo, per capire l’influenza della perdita di controllo. Per fare ciò utilizziamo simulatori di volo ad alta fedeltà, anche in realtà virtuale. Membri della mia commissione includono astronauti della Nasa, ingegneri di volo sperimentale e altri esperti. Negli Stati Uniti questo tipo di ricerca è molto attiva, visto che suscita l’interesse governativo e privato. Per il 2018, proprio in questo campo, sono stato scelto per far parte del Consiglio tecnico scientifico sull’aviazione e lo spazio in una conferenza mondiale a Orlando».
Qualche settimana fa è rientrato a Trieste, dove ha ricevuto anche un riconoscimento dal sindaco Dipiazza e dove ha espresso il desiderio di portare le sue competenze. «Mi piacerebbe organizzare una conferenza sulla perdita di controllo in aeronautica proprio qui nel 2020 in occasione di Esof. Gli Stati Uniti mi hanno dato tanto, però ho sempre mantenuto un forte legame con l’Italia. Quindi, quando finirò il mio Ph.D. a dicembre 2018, valuterò la possibilità di lavorare in diverse aziende e diverse nazioni, ho avuto già alcune offerte sempre negli Stati Uniti, ma voglio pensare anche all’Italia come una possibile destinazione. Non è solo amor di patria, è anche la convinzione che sia un grande Paese, con un enorme potenziale».
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